Il Matto, Il Bagatto, La Papessa, L’Imperatrice, L’Imperatore, Il Papa, Gli Amanti, Il Carro, La Giustizia, L’Eremita, La Ruota della Fortuna, La Forza, L’appeso, La Morte, La Temperanza, Il Diavolo, La Torre, La Stella, La Luna, Il Sole, Il Giudizio e Il Mondo costituiscono gli Arcani Maggiori dei Tarocchi e accompagnano, quest’anno, il racconto dell’universo enogastronomico di una delle regioni più ricche d’Italia per varietà di prodotti e tradizioni.
Un viaggio che si dipana lungo la Via Emilia, compiuto in preparazione ad Enologica, salone del vino e del prodotto dell’Emilia Romagna, che si terrà a Bologna 21/22/23 novembre.
Così Il Matto rappresenta La piada; Il Bagatto il Cotechino di Modena; La Papessa la Mora romagnola; L’Imperatrice; L’Imperatore il Culatello di Zibello; Il Papa; Gli Amanti il Lambrusco Salamino di S. Croce; Il Carro il Colli di Parma Barbera, La Giustizia il Gutturnio; L’Eremita il Romagna Sangiovese; La Ruota della Fortuna il Parmigiano Reggiano; La Forza il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro; L’appeso il Prosciutto di Parma, La Morte La coppa piacentina; La Temperanza il Fortana; Il Diavolo la Mortadella Bologna; La Torre Colli diParma Malvasia e Colli Piacentini Malvasia; Le Stelle il Reggiano Lambrusco; La Luna il Lambrusco di Sorbara; Il Sole il Romagna Albana; Il Giudizio l’Olio extravergine di oliva di Brisighella; Il Mondo il Tortellino; più la Carta Bianca (ce ne è una in ogni mazzo di Tarocchi) a rappresentare il Mar Adriatico.
A Giorgio Melandri, giornalista e degustatore, che da 9 anni è curatore della manifestazione abbiamo fatto un po’ di domande.
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Prima di tutto, da quando e perché ricorri all’illustrazione per comunicare l’enogastronomia?
Nel 2010 ho commissionato a Monica Zani delle tavole al tratto da utilizzare nella comunicazione. Con quella esperienza ho maturato la consapevolezza che un materiale inedito era un patrimonio di originalità da usare nella comunicazione. E anche un patrimonio di stile, riconoscibile e impossibile da copiare.
Anche il logo di Enologica è figlio di un lavoro pittorico, è firmato da Carlo Pastore ed è datato 2007.
Come mai hai pensato ai Tarocchi?
Gennaio e febbraio sono i mesi in cui mi riposo e in cui comincio a ragionare sulla successiva edizione di Enologica.
In questi ultimi anni mi sono accorto che la comunicazione del vino ha interrotto un rapporto emotivo con le persone e si è isolata. È diventata troppo tecnica e troppo concentrata sul bicchiere. E così al vino manca un racconto universale, cioè un racconto che può raggiungere tutti.
Io cercavo un tema, per Enologica, che fosse popolare e adatto a parlare di vino e cibo a tutti.

L’idea da dove è arrivata?
Il pomeriggio del 25 febbraio 2015 ho visto qui da voi, su Frizzifrizzi, un pezzo intitolato “Redscout: come personalizzo l’immagine aziendale”. Quest’agenzia ha aiutato un’altra agenzia, la Franklyn, a cambiare la sua immagine aziendale.
Ho letto il pezzo: “Tutti i dipendenti sono ritratti attraverso l’utilizzo di illustrazioni monolineari, sia per i volti che per le iconografie. Un ritratto di gruppo, al posto della classica foto-ritratto aziendale, in cui spiccano le differenze tra i volti, i tratti somatici, il sesso, le corporature, le acconciature, le barbe ma incredibilmente e inspiegabilmente tutti con un unico naso a goccia! E uno individuale, che sarà usato sui biglietti da visita, e che immortala ogni singolo dipendente con il proprio “tatuaggio iconografico” sul petto. Una serie di icone che forniscono indizi su chi è e cosa fa l’individuo ritratto, all’interno dell’azienda e nella sua vita privata”.
Una cosa così, ho pensato. Mi serve un’idea che prenda i prodotti e li racconti per immagini. Guardando quei biglietti da visita ho subito visualizzato un mazzo di carte, poi non ci ho più pensato. Qualche giorno dopo l’idea del mazzo di carte è ritornata fuori. Un’idea popolare, in fondo, e cosa c’è di più popolare dei tarocchi?! Ho fatto una ricerca su internet ed ho scoperto che a Faenza, dove vivo, c’è uno storico che è il più grande esperto di Tarocchi, Andrea Vitali. Gli ho scritto un messaggio su Facebook e da lì è iniziato tutto.
Sapevi dell’origine bolognese dei tarocchi?
No, me lo ha spiegato Andrea Vitali. Con lui all’inizio ho cercato di capire se questo lavoro si poteva fare e come si poteva fare. Lui mi ha fatto leggere diversi saggi e mi ha iscritto al corso di divinazione con i tarocchi. Ho imparato molto e mi sono subito innamorato di questa doppia anima: da una parte i tarocchi sono un mondo coltissimo e pieno di storia, dall’altra hanno la capacità di essere popolari e alla portata di tutti. Ho capito subito che erano il viaggio ideale sulla Via Emilia.

Come hai scelto Francesca Ballarini per illustrare i tarocchi di Enologica?
Avevo già lavorato con lei su Enologica 2012 e conoscevo il suo talento. Poi c’era un altro elemento importante: Francesca Ballarini è una grandissima professionista, mi dà sicurezza. Questo è stato un lavoro difficile, si condividono pensieri e prove, riflessioni e scontri. Però con lei ci capiamo e c’è una fiducia reciproca.
Il lavoro funziona?

Dobbiamo riportare il vino sulla tavola nel quotidiano e per farlo—come dice Pier Vittorio Tondelli—dobbiamo pensare al vino come ad “un serbatoio di vita e immaginario”.
C’è un grande lavoro anche dietro i testi che accompagnano le carte?
I testi di Andrea Vitali sono molto precisi e documentati, lui è l’unico storico dei tarocchi che è andato a cercare i documenti. Il suo lavoro è prezioso e inedito.
E i tuoi, di testi?
Ho scritto i testi che accompagnano le carte grazie ad un lavoro enorme di studio e documentazione. Poi ho intervistato decine di persone. Penso che questo viaggio sulla Via Emilia resterà per la qualità del lavoro e per la mole di notizie completamente inedite che ci sono nei testi. Oggi la comunicazione usa spesso un generico copia e incolla e noi invece abbiamo fatto un lavoro di ricerca serio.
La tua carta preferita?
Forse la carta bianca, quella dedicata all’Adriatico. È quella più ribelle e inaspettata. Ci abbiamo giocato, diciamo che l’abbiamo inventata tutti insieme. Anche Andrea ha giocato con noi, lui che è così rigoroso!
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A partire da oggi e per tutta la settimana pubblicheremo qui su Frizzifrizzi tutti i tarocchi di Enologica 2015, assieme alle spiegazioni di Andrea Vitali e ai testi di Giorgio Melandri.