Nel suo bell’editoriale sui “luoghi del fare”, uscito lo scorso aprile qui su Frizzifrizzi, Gaia Segattini sottolineava i confini sempre più confusi—o, meglio, aperti—tra gli scenari tradizionali (le aziende dall’approccio artigianale, le botteghe artigiane, le nostre case) e nuove realtà come le officine di quartiere o i cosiddetti FabLab in cui chiunque può avere accesso a strumenti altrimenti difficilmente accessibili al singolo.
Ma se per stampa 3D, taglio al laser e via dicendo, la diffusione di questi spazi sta diventando sempre più capillare, per quanto riguarda un’attività come quella della stampa artigianale—che sta vivendo, è il caso di dirlo, una stagione di grande fermento—sono ancora pochi, pochissimi i posti che offrono al pubblico la possibilità di utilizzare macchine solitamente a disposizione dei soli addetti ai lavori.
La (bella) notizia è che a Torino, su questo fronte, le cose si stanno muovendo: il primo ottobre prossimo, infatti, verrà inaugurato il Print Club Torino che offrirà ai suoi tesserati non solo i mezzi (banchi per serigrafia, stampanti risograph, stampanti al laser e a getto d’inchiostro, macchine per la legatoria) ma anche la possibilità—nel caso ce ne sia bisogno—di imparare a utilizzarli, attraverso la consulenza di esperti e attraverso tutta una serie di corsi di formazione e workshop che verranno via via organizzati.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’associazione Plug e Try Again Lab e ha già il supporto di tutta una serie di partner istituzionali e aziendali.
E gli spazi che ospitano il progetto, quelli del Toolbox Office, che hanno già al loro interno le Officine Arduino e il FabLab, non potevano essere più adatti.
In attesa di vedere il Print Club Torino in piena attività, consiglio a chi è in zona di non perdersi l’inaugurazione, durante la quale ci sarà modo di godersi delle dimostrazioni di “live printing” e delle performance audio/video insieme ad alcune tra le più interessanti realtà creative del territorio (e non solo).






