Da bambino non sapevo ancora cosa fossero le infografiche. Ma impazzivo per tutti quei grafici, gli schemi, le mappe che potevi trovare nei manuali delle Giovani Marmotte e in tutti quei libricini e riviste a fascicoli per piccoli secchioni/giovani esploratori.
I tipi di nuvole, quelli degli alberi (e per ciascuno i frutti, le foglie e i fiori, per riconoscerli), le impronte degli animali, i movimenti della Terra e dei pianeti, i crateri lunari, gli atomi degli elementi chimici, i segnali marittimi, gli scheletri coi nomi di tutte le ossa, la velocità di un falco pellegrino messa a confronto con quella del ghepardo, della tartaruga, della lumaca, del missile intergalattico, dell’auto da corsa, di Carl Lewis…
In pratica il mondo intero, “la vita, l’universo e tutto quanto”, semplificati all’estremo e dati in pasto a chi, in fondo, è quello che cerca: risposte semplici, rassicuranti, per riempire il cervello di nozioni da snocciolare alla vecchia zia in cambio della paghetta.
Poi cresci e i manuali delle Giovani Marmotte finiscono dalla tua, di libreria, a quella di tua figlia. E con quelli i fascicoli, i manuali delle impronte e delle cacche dei mammiferi…
Ma il desiderio di grafici, di spiegazioni semplici, del “tutto” condensato in un pagina rimane. Quindi perché non prendere e tradurre quel tutto in belle serigrafie, da appendere con fierezza, fanciullesca nostalgia e adulta dignità in salotto, per dare anche a noi ex-scienziatini ed ex-piccoli esploratori i nostri nomi della nuvole, i nostri equinozi e solstizi, le serie di Fibonacci, i segnali dei marinai, le fasi lunari?
Ci ha pensato James Brown (ovviamente non quel James Brown ma un suo omonimo, designer e illustratore inglese), con le sue Information Prints.