L’intuizione è semplice — quasi disarmante, a dirla tutta: se il 99% delle librerie sono pensate per archiviare/ordinare/organizzare/mettere in mostra i libri infilandoli di profilo, perché non ruotarli di 90° sull’asse verticale e mostrarli “di faccia”, appendendoli al muro come fossero quadri o stampe o poster?
E come li appendi al muro i quadri? Con un chiodo, ovviamente.
E i poster? Con un pezzo di nastro.
Da qui il progetto dello studio giapponese 3x design che, giocando sul classico rapporto forma-funzione, ha realizzato Tape Shelf, un sistema di fermalibri in tre formati (per adattarsi ai diversi spessori dei volumi) da inchiodare al muro — in realtà solo tre (almeno credo) rimangono fissi mentre un quarto è mobile in modo da poter estrarre e reinserire il libro.
Tape Shelf promette di risolvere contemporaneamente due problemi: il classico “cosa appendo al muro?” e la costante mancanza di spazio, in casa, per le librerie. Oltre ad offrire a chiunque abbia un locale, un negozio, un ufficio (ma pure a chi allestisce mostre dedicate all’editoria) un modo diverso per poter esporre e/o decorare l’ambiente.
Inutile dire che, anche se non sono ancora in commercio, sto già scandagliando i miei, di libri, per uno (spero) prossimo futuro in cui potrò appenderli. E sicuramente lo starai facendo anche tu.