Una fotografia dello “stato dell’arte” per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione di un buon portfolio: questo era Flaunt, libro uscito sei anni fa che ora, nella sua seconda edizione, si aggiorna al presente e si arricchisce di nuovi contenuti.
Nel frattempo, dal 2009 a oggi, molte cose sono cambiate: i portfolio ora “viaggiano” più che altro in formato digitale, superando oceani e continenti in un lampo grazie ai pdf e a siti come Behance. Ma invece che focalizzarsi sui pixel i curatori di Flaunt — Bryony Gomez-Palacio e Armin Vithanno, fondatori di UnderConsideration — hanno deciso di dedicare anche questa nuova edizione alla carta, visto che molti tra gli art director e i designer a capo di studi e agenzie preferiscono ancora sfogliare e “toccare con mano” (che poi se riesci a costruire un portfolio come si deve sai farlo a prescindere dal formato).
Rivolta principalmente agli studenti di design (non che gli ex-studenti non possano trovarci ottimi spunti per rinfrescare il proprio portfolio professionale!), la nuova edizione del volume raccoglie in 176 pagine 41 esempi di portfolio scelti tra i case studies più interessanti, oltre a casi di auto-promozione efficace, interviste con professionisti esperti, consigli e dritte, tra cui quelle (utilissime) su come fotografare i propri progetti e lavori già svolti.
Disponibile in formato cartaceo o in pdf, il libro si può acquistare qui.