Keri Smith ci ha insegnato come diventare esploratori del mondo (oltre a distruggere libri, a sbagliare, ad andare fuori rotta…), Munari a trovare rose nell’insalata e sassi che sembrano isole.
Il duo inglese formato da Amandine Alessandra e Rute Nieto Ferreira — designer d’origine réunionnaise la prima e architetto d’origine portoghese il secondo, entrambi fondatori della piccola casa editrice indipendente Tower Block Books — ci spiegano come si fa a trovare le lettere nascoste tra i palazzi e gli edifici di una città come Londra, dove puoi trovare una E sulla finestra di una tipica casa a mattoncini, la B su di un gasometro, la D o la G su un balconcino di periferia, la H sotto un ponte… e così via, in un bel libro intitolato The Big Letter Hunt uscito lo scorso luglio e ora ristampato dopo essere andato subito esaurito.
“Ambientato” nell’east-end londinese, il volume è un perfetto manuale di caccia tipografica per grandi e bambini, che va ben oltre i limiti geografici del progetto originale e, anzi, serve da esempio pratico per chiunque abbia bisogno di quella piccola spinta in più per trasformare una semplice passeggiata in città in un’attività capace di stimolare lo spirito d’osservazione e di giocare con le ombre, i punti di vista, gli spazi negativi…
Non che i bambini ne abbiano troppo bisogno (ogni mamma o papà conoscerà benissimo la meraviglia e lo sconcerto quando coi propri ottusi occhi di adulto ci si guarda attorno in cerca di quella «A gigante!» che il pargolo sta vanamente indicando sulla facciata di un palazzo o tra i rami di un albero) ma i grandi, almeno quelli che di mestiere non fanno i designer, sicuramente sì.
