Quando entro al n°4 di via Paullo, a Milano, mi accoglie subito un profumo di pasta appena scolata. Nell’appartamento c’è un’animazione da centro sociale: un paio di ragazze montano una libreria, qualcuno appende gli ultimi poster, in cucina si condiscono gli spaghetti.
In giro ci sono libri ovunque. Ogni spazio disponibile è stato occupato da album illustrati, fumetti e fanzine. I muri e ogni superficie verticale sono letteralmente tappezzati di stampe e serigrafie.
L’idea è questa: trasformare un appartamento milanese in libreria temporanea per due settimane, invitando vari autori a fare le dediche per il pubblico.
Spine Bookstore è nato a Bari prima di Natale da un gruppo di ragazzi e ragazze che avevano voglia di portare in una regione spesso tagliata fuori dalla distribuzione libri illustrati e fumetti un po’ diversi.
La scelta va dagli album di Logos, Kite e Orecchio Acerbo al vasto panorama di fanzine a fumetti e autoproduzioni di vario genere.
Il pomeriggio scorre tranquillo. Il grosso dei visitatori comincia ad arrivare sul tardi. Tra una chiacchiera e l’altra io faccio la conoscenza di Elena Borghi, artista del papercraft passata qui per caso, e con Giordano Poloni, che invece è passato a trovarmi per discutere di un’idea.
Mi spiace avere un appuntamento sui Navigli proprio quando allo Spine è arrivato il DJ e cominciano ad infornare le pizze.
La prossima volta mi fermo di più e cucino pure.
Peggio per voi!
* * *
La tappa milanese di questa libreria nomade è ospite all’interno del progetto MOY DOM – International Art & Design Fair at Home, una vera e propria fiera del design che anziché svolgersi in un luogo convenzionale ha luogo in diversi appartamenti in città.
Lo Spine Bookstore a Milano rimarrà aperto fino al 17 aprile, dalle 16 alle 21 e qui c’è tutto il programma.
foto di Davide Calì