Da quando ciascuno si organizza e si “cuce su misura” il proprio viaggio, affidandosi poi a smartphone e consigli in tempo reale chiesti e ricevuti sui social network, pure le guide e le mappe sono diventate un obsoleto retaggio del passato.
Le uniche che resistono e che, anzi, continuano a uscire in nuove edizioni e svariate versioni, sono quelle iper-specializzate, che si focalizzano quindi su piccole nicchie di consumatori provando a intercettarne stile, gusti, abitudini.
C’è poi chi, come l’agenzia inglese Blue Crow Media, saggiamente tiene il piede in due scarpe, da una parte affidandosi all’effetto nostalgia, con una serie di mappe pieghevoli da viaggio o di grande formato, quindi da parete o da tavolino da caffè (il luogo per eccellenza dove, tra chiacchiere e sogni un po’ brilli, iniziare a progettare un viaggio), e dall’altra dandosi da fare anche sul versante digitale, con una serie di app pensate invece per chi vuol viaggiar leggero e avere tutto dentro a uno schermo touch da tenere in tasca.
Quale che sia il formato, però, sono i soggetti qua a essere interessanti. E cioè gli indirizzi da non perdere per chi, a Londra come a New York, vuol bere birra artigianale, assaggiare un buon vino, bere i migliori caffè, sorseggiare cocktail spettacolari, azzannare hamburger gourmet per poi magari, dopo serate tanto goderecce, andare a smaltire un po’ di ciccia e visitare la città in sella a una bici.