Print Isn’t Dead #2

L’apoteosi della celebrazione dell’esaltazione dell’elogio dell’acclamazione della stampa, tutt’altro che morta, inizia fin dalle copertine serigrafate (opera di Heretic Studio) e prosegue con un’orgia di colori, sovrapposizioni ardite, contrasti spietati, font oversize, trasparenze e interferenze grafiche all’interno delle quasi cento pagine di Print Isn’t Dead nelle quali si parla — ma soprattutto si mostrano — le meraviglie che si possono ottenere con inchiostri, vernici, telai, timbri, presse e retini.

Il magazine, lanciato dall’agenzia/stamperia/community/blog d’ispirazioni People of Print e giunto già al secondo numero, finanziato grazie a Kickstarter come il precedente, andato esaurito dopo appena un paio di mesi dal lancio.

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