Per funzionare, funziona.
Giusto due estati fa ho passato interi pomeriggi a svuotarmi la testa da mesi di lavoro e di stress utilizzando semplicemente tre cose: un pezzo di legna da ardere gentilmente sottratto alla riserva invernale di mio padre, un coltello, le mie mani.
Sotto il sole d’agosto ho sudato via crucci e sciolto nodi mentali. In preda a una sorta di estasi ho allenato i neuroni alla meravigliosa concentrazione del lavoro manuale, raggiungendo e superando quella soglia in cui l’apparente automatismo di quei movimenti meccanici — zac, zac, zac, zac — da semplice, meccanica fatica si trasforma prima in eccitato entusiasmo poi in meravigliosa serenità e infine, quando le mani sono ormai decorate di bolle e ferite, si comincia a entrare nell’anima del legno, a dare un senso a ogni singolo colpo di lama, a identificarsi con la materia del manufatto a cui stai dando nuova forma.
Alla fine di tutti quei pomeriggi di intaglio non avevo solo riempito il giardino di trucioli, semi-distrutto la mano destra e tirato fuori dal pezzo di legna da ardere un mazzuolo omicida. Alla fine di tutti quei pomeriggi ero felice e libero da tanti piccoli e grandi pesi, capace si godermi dopo lunghi mesi il cosiddetto “riposo dei giusti”.
Sullo stesso principio si basa questo kit svedese da intaglio, una versione furba e a scopo di lucro del mio “agosto del mazzuolo omicida”, destinata a un pubblico che si lascia conquistare facilmente dalla confezione che, in questo caso, racchiude coltello, due pezzi di legno, carta vetrata, olio di paraffina e istruzioni per intagliare (ma c’è pure una versione per bambini).
Se da una parte ne sconsiglio l’acquisto per uso personale — andare a caccia del legno e del coltello è parte integrante del percorso di purificazione — credo che possa diventare, però, un ottimo regalo, soprattutto dal punto di vista simbolico, per un amico che saprà apprezzare il pensiero.