Circomatica, la magia dei vecchi giochi di carta

Niente epilettiche gif, né touch screen o animazioni frutto di lunghe ore di lavoro solitario davanti allo schermo.
Circomatica fa giochi di carta, di quelli che non servono le batterie, che pure i nonni sanno come funzionano, che rimasti invariati per generazioni riescono ancora a strappare sguardi meravigliati a gente di tutte le età.

Dischi rotanti, girandole, cartonette (marionette di carta): illusioni ottiche con cui l’homo sapiens si diletta dalla notte dei tempi, prima dell’upgrade tecnologico del cinema, delle gif, del digitale.

L’idea è di Ruggero Asnago di Museruola Edizioni ed Elena Campa di Studio Arturo, entrambi nostre vecchie conoscenze e tutti e due spesso in giro per festival legati al mondo delle fanzine, delle autoproduzioni, dell’illustrazione.

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Proprio per festival i due si sono conosciuti. Durante l’ultimo Salone del Mobile li ho incontrati l’uno accanto all’altra, ciascuno col suo banchetto, a presentare i loro progetti.
«Sul suo banchetto trovai dei thaumatrope realizzati in linocut, io invece giravo col mio fido Shitty Boy sempre nel taschino, e ci siamo subito intesi», dice Ruggero.

E lì lui ed Elena hanno deciso di collaborare, puntando sull’interesse comune per «i piccoli giochi di carta antichi, quelli vecchi, quelli che hanno un odore di cantina e che ti fanno sorridere, quelli che hai visto nei musei o che per una botta di culo hai trovato in solaio del tuo bisnonno, quelli decretati obsoleti dalle nuove tecnologie, quelli che se ci giochi troppo si rovinano».

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La magia a pensarci bene sta tutta lì, nel fatto che nell’era della riproducibilità infinita, delle copie sempre identiche che non intaccano minimamente l’originale ma anzi lo replicano esattamente pixel per pixel, ci siano ancora tecnologie che “se ci giochi troppo si rovinano”.

Tecnologie che non servono lauree per progettarle, laboratori pieni di apparecchi complicati e delicati né operai cinesi sfruttati per realizzarle. Bastano carta e forbici e colla, un pezzetto di spago, un po’ di colori, magari un po’ di fil di ferro, una cannuccia, un’idea.
Tanto che ad esempio le Cartonette le acquisti in kit e poi le costruisci da solo ma puoi pure ridisegnarle o “copiarle” (stavolta creativamente) per fartene di nuove e bizzarre (più bizzarre).

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Circomatica, come sta scritto sulla pagina facebook, per ora è “solo per divertimento”.
«Siamo agli inizi e per ora abbiamo disegnato noi stessi tutti i prodotti di Circomatica», spiega Ruggero, «ma il nostro progetto a lungo termine sarebbe di far disegnare i nostri giochi da illustratori che ci piacciono, e di produrre nuove magie di carta».

Per questo stanno pensando pure al crowdfunding, ma nel frattempo hanno iniziato a vendere i loro “Circomatismi” per festival, sui banchetti, come al solito.
E a distribuire ad amici artisti una serie di cartoline fustellate e indossabili (Facce di Ca…rta), chiedendo di disegnare un volto e spedirlo a un indirizzo già indicato sulla cartolina: un vero e proprio progetto di mail art. Che alla fine diventerà anche una mostra.

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