Gli aerei dei film

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Da ragazzino adoravo gli aerei. Sapevo tutto sugli F-14 e sui loro rivali “comunisti”, i Mig (all’epoca per me il videoregistratore era quella cosa magica che permetteva di andare ►► su tutte le scene amorose di quel baraccone aerocriptogay che era Top Gun e riguardare ancora e ancora ◄◄ i decolli, gli atterraggi e i duelli aerei di Maverick e del futuro dott.Green) e per il mio compleanno chiedevo sempre i modellini di caccia, quelli in plastica da assemblare con cura e che invece tra le mie mani diventavano obbrobri appiccicaticci con pezzi cadenti che odoravano inesorabilmente di attaccatutto UHU.
A sette/otto anni, in quel di Monaco di Baviera, mentre i miei si rimpinzavano di salsicce bianchicce, ho persino sostenuto una lunga conversazione nel linguaggio segreto e universale dei ragazzini confrontandomi con un biondissimo dodicenne di nome Andreas sui vari modelli di Boeing da trasporto civile.

Ora, ironia della sorte, vivo sulla rotta di atterraggio dell’aeroporto di Bologna e ogni volta che esco sul balcone a fumare una sigaretta posso godermi da distanza ravvicinata il lato B degli apparecchi che a carrello abbassato scendono verso terra e dopo quattro anni e centinaia di “pance” d’aeroplano avvistate (avevo pure pensato di mettermi a fotografarle, ma c’è chi l’ha già fatto) saprei anche dirti, semplicemente ascoltandone il rombo, quando il pilota è un po’ troppo basso o sta arrivando sulla pista con troppa velocità.

Quando poco meno di un anno fa uscì il poster The filmography of cars mi chiesi quanto avrei dovuto aspettare una stampa simile ma con gli aerei. Dopotutto la storia del cinema è volata pure sulle ali degli aeroplani, da Casablanca alla mitica scena di Intrigo internazionale, da Indiana Jones all’Aereo più pazzo del mondo.

E in effetti quel poster ora l’hanno fatto (tra l’altro gli stessi delle auto, lo studio grafico di Brooklyn Calm the Ham) e su Kickstarter il progetto ha già raccolto quasi 10.000 dollari per realizzare una stampa con 66 apparecchi illustrati con precisione dall’artista scozzese Cathryn Lavery.
Per i più aerofeticisti c’è anche il Collector’s Book, con tutte le illustrazioni, gli schizzi e ulteriori informazioni sui film e gli aeroplani.

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