(foto: Frizzifrizzi)

Raccontare storie attraverso il lettering su vecchie tavole da skate: Davide Pagliardini

Dopo aver rotto un buon numero di tavole da skate—ovviamente non così, tanto per fare, ma usandole davvero—Davide Pagliardini ha iniziato a riempire la casa di quei cimeli/relitti, almeno finché la sua ragazza non gli ha minacciosamente “consigliato” di portarsele nel suo studio e farci qualcosa.

Davide, che nella vita fa il graphic designer, l’illustratore e si occupa di animazione, ha seguito il suggerimento e su quelle stesse tavole ha iniziato a scrivere, termine che però non rende minimamente giustizia a quell’arte chiamata handmade lettering di cui Davide è un indiscutibile maestro.

(foto: Frizzifrizzi)

«Tutti i regali di Natale che ho fatto l’anno scorso li ho fatti in forma di vecchie tavole da skate rotte e lettering» mi raccontato Davide quando l’ho incontrato a Milano durante la design week.

Dopo aver messo le foto di quei lavori sul web e aver aperto una pagina facebook chiamata Broken Boards, Davide ha iniziato a ricevere ordini per lavori su commissione.
«Chi vuole una tavola mi scrive via facebook la sua storia è io gliela “impagino” lì sopra attraverso il lettering». Una sorta di riassunto delle vite altrui, dunque, che dagli skateboard si è allargato anche alle magliette ai tavoli, alle agende…

(foto: Frizzifrizzi)

Davide è originario di San Marino (e quando me lo ha detto ha lasciato quell’impercettibile pausa alla fine in modo tale da darmi il tempo di assimilare l’informazione e di uscirmene—come ho fatto—con le solite, banali battute di quando si incontra per la prima volta un sammarinese, roba del tipo ah ma allora parli italiano anche tu! o ti hanno fermato alla frontiera?) e assieme ad alcuni suoi amici di lì ha fondato Donut Skateboard, un’azienda che produce tavole totalmente made in Italy.

(foto: Frizzifrizzi)

Attività, quest’ultima, che si è rivelata utile anche per Broken Boards visto che non sono pochi quelli che quando spaccano una Donut poi portano i “resti” direttamente a Davide per farglieli decorare.

Ma attenzione a non confondere le sue opere con la calligrafia: «lettering e calligrafia fanno parte della stessa famiglia ma non sono la stessa cosa», mi ha spiegato, «io faccio lettering, ho imparato da solo, con la pratica e con un background di visual designer, che ovviamente mi ha fatto comodo essendo il lettering un arte basata sulla griglia, sull’impaginazione, sulla divisione degli spazi mentre la calligrafia è un’arte più pittorica, esclusivamente manuale» (a chi volesse approfondire l’argomento consiglio il bel progetto di Martina Flor e Giuseppe Salerno Lettering vs. Calligraphy).

(foto: Frizzifrizzi)
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