Due numeri finora pubblicati—l’ormai canonico numero zero ed il primo, ufficiale. Il tema è il viaggio. E su twitter una dichiarazione d’intenti che, seppur coi pochi caratteri a disposizione, racconta molto di quello che è lo spirito del progetto: “non un altro magazine patinato: un magazine di letteratura di viaggio, di cultura del viaggio, di politica del viaggio; nomade, da espatriati, sarcastico”.
[wherever], una rivista fuori posto. Più che altro perché il posto non è importante. O meglio: è meno importante del posto visto da chi lo sta vivendo, dovunque egli (ella, esso) sia. Ed ecco un’altra potenziale tesi per lo (S)Manifesto di Rocco e Paola.
Ogni tre mesi su [wherever] troverai storie, riflessioni filosofiche, dritte, percorsi spirituali, amori, lettere, scarpe, mappe, visioni, nonché—sul primo numero—pure uno speciale su come ci si veste a Pyongyang.
Se il libreria trovi un posto accanto a The Travel Almanac, quel posto è per [wherever].