7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Francesco Poroli.
Ciao Francesco, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Ciao, sono di Milano, ho 38 anni e faccio (anche) l’illustratore da circa cinque anni.
Matita o penna grafica?
Matita per lo schizzo iniziale e poi mouse. Non uso la penna grafica. Mi hanno regalato una meravigliosa tavoletta, ma al momento prende polvere. Non sono capace di usarla.
Cosa fai quando non disegni?
Quando non disegno, sostanzialmente faccio il papà. Ed essendo che i ragazzini di casa sono – da sette mesi – splendidamente due, non resta davvero molto tempo per fare altro. Non per niente mi sento perfetto per 7am: vado a letto molto tardi E mi sveglio molto presto. “E”, non “O”.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
In questo istante preciso: molte matite, molte sigarette, alcune tazzine di caffè vuote da chissà quando, pigne di fogli con appunti volanti, riviste a profusione, La Divina Commedia e un vecchio iPod.
Un disegno pesa quanto…
Un disegno non pesa. Mai. Se pesasse semplicemente non lo farei.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Libro: o I barbari di Alessandro Baricco o un Tom Robbins d’annata.
Film: vado con il classicone, C’era una volta in America di Sergio Leone
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Troppi per dirne uno solo.
La mia passione attuale è la fantastica Gloria Pizzilli. E poi te ne segnalo alcuni con cui ho avuto il piacere di collaborare recentemente: Luigi Bicco, Stefano Marra, Matteo Riva.
Uno con cui mi piacerebbe lavorare? Danilo Agutoli.