Gli anni ’50 del Secolo scorso, per il design, furono indiscutibilmente un’epoca d’oro tanto che ancora oggi—con la non indifferente complicità di un serial come Mad Men—l’era di Alvar Aalto e dei coniugi Eames, di Arne Jacobsen ed Eero Saarinen, di Dieter Rams, Russel Wright e Giò Ponti è e rimane tra i punti di riferimento imprescindibili per chi va a caccia di tesori tra aste e mercatini, per chi si trova ad arredare abitazioni e soprattutto per i giovani designers che dal prezioso “calderone” dell’estetica della metà del Novecento si trovano a pescare di continuo ispirazioni, citazioni ed omaggi, tanto che è praticamente impossibile aprire una rivista dedicata all’arredamento e all’interior design senza trovare valanghe di riferimenti a quel periodo.
Ce n’è una in particolare, però, di rivista, che fin dal titolo ha scelto di dedicarsi completamente al modernismo e all’estetica degli anni ’50: Midcentury, semestrale inglese che da quattro numeri—l’ultimo è uscito lo scorso autunno/inverno dunque il prossimo è imminente—indaga architettura, arredamento e stile di quegli anni irripetibili, con approfondimenti, consigli per chi deve arredare casa propria, guide all acquisto ed interviste a designers che, per le linee, i concetti o l’utilizzo dei materiali, si ispirano ai grandi maestri dell’era moderna.