Save the date | Burn Your House Down

Nelle vene di Thomas Raimondi scorre l’undergound dei cattivi maestri, quelli che ti portano ad un delirio che chissà perché si ostinano a chiamare “concerto”, quelli che raccolgono il molare che hai perso pogando e lo buttano nella lattina di birra del tizio che chiede l’elemosina per strada. Quelli che, come il Perkus di Chronic City [di Jonathan Lethem, Il Saggiatore 2010, n.d.r.] citano dischi oscuri e passi sconnessi da libri che hanno letto solo loro. Quelli che ti fanno imbottire di roba psichedelica e poi ti mandano in bad trip vomitandoti addosso la loro visione della società e brandendo come un coltello un indice secco e ingiallito puntato sull’ipocrisia e la merda del mondo. Vagonate di merda, nella quale ti farà immergere come contro-incantesimo, come antidoto, e che trasuderai, da solo, di notte, negli incubi alcoolici.

«L’attimo prima che la casa bruci. E’ l’autoscatto di ognuno con l’accendino in mano vicino ad una tanica di benzina» così Thomas — non-solo-illustratore classe 1981, nato, morto e resucitato a Legnano e già passato sotto le grinfie mattiniere della nostra rubrica 7am — descrive Burn Your House Down, la sua personale che inaugurerà il 28 febbraio a Milano presso lo spazio Kalpani.

QUANDO: 28 febbraio – 31 marzo 2013
OPENING: 28 febbraio | 18,30
DOVE: Kalpany Artspace | via Piranesi 12, Milano | mappa

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