7am | Valeria Armeni

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Valeria Armeni.

Ciao Valeria, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Buongiorno Ethel. Dunque, ho 29 anni, vivo e lavoro a Londra come illustratrice e designer da qualche anno, più precisamente dal 2007, ma sono nata a cresciuta in un piccolo paese della provincia di Brescia.

Matita o penna grafica?
Direi che una non esclude l’altra. Si possono ottenere risultati molto interessanti da un matrimonio combinato tra strumenti digitali e tecniche grafiche tradizionali. Ciò non toglie che il primo amore rimanga sempre la matita 2B ben appuntita.

Cosa fai quando non disegni?
Mi destreggio tra altri lavori e collaboro con Anzu Sato ai progetti di VAAS (qui il blog), uno studio che abbiamo avviato nel 2011. Se avanza tempo cucino, sforno biscotti e immagino la mia vita come proprietaria di un B&B sperduto tra le verdi e tondeggianti colline delle Marche.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
La mia scrivania è camaleontica, cambia in continuazione in base al lavoro che sto facendo. Di sicuro però non mancano mai lettere, bollette, un quaderno, una matita, una gomma, i vari materiali per VAAS e soprattutto un libro illustrato che cambio periodicamente (al momento c’è Wave di Suzy Lee).

Un disegno pesa quanto…
Dipende. Un disegno mal riuscito pesa moltissimo.
Un disegno di cui ci si può ritenere soddisfatti, al contrario, è leggero, delicato e vuole essere maneggiato con cura.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Se penso a un libro, direi la prima opera scritta di Elisa Bertazzi (e spero che accada molto presto).
Per quanto riguarda il film, così su due piedi dico The science of sleep di Michel Gondry o un qualsiasi film di Francois Truffaut.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Alessandro Monaco, illustratore e graphic designer con cui ho avuto il piacere di collaborare durante la realizzazione del corto d’animazione Le fiamme di Nule, diretto dalla regista e illustratrice Carolina Melis.
Ci sono molte altre persone però delle quali ammiro molto il lavoro, come Stefano Buter Buro, Sara Gavioli e tanti altri artisti italiani e stranieri che continuano ad ispirarmi.

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