– “C’est ne pas un pipe” – dico. E mimo pure le virgolette con le mani.
– E infatti è un ferro da stiro con i chiodi – dice lui.
– No, è un cappello. E poi un guanto, un fazzoletto, una busta da lettere, uno scatolone…
– Eh no, sbagli ancora. Il cappello è una borsa, il guanto un borsellino, il fazzoletto sembra una massa di capelli, la busta da lettere è un portafogli e lo scatolone… lo scatolone è uno scatolone
– Almeno quello!
– Però è di pelle.
– E che ci fai con uno scatolone di pelle? – gli chiedo e mi chiedo. Ma ho già paura della risposta.
– Lo puoi usare come scatolone – fa lui.
– Mi pareva, infatti.
– O come borsa – aggiunge e pare sicuro di quel che dice – c’è scritto lì.
Ispirati da una fiaba surrealista di René Crevel intitolata Il signor Coltello, la signorina Forchetta, Laurel Consuelo Broughton – designer di Welcomecompanions – usa la tecnica della libera associazione per creare una serie di accessori che non sono quello che sembrano. Tranne lo scatolone. Che però è di pelle. Vuoi mettere?




