
In casa viviamo praticamente senza tv. Non per snobismo ma perché il digitale terrestre, complice un cavo per l’antenna montato (male) dal sottoscritto, ci impedisce la visione di tantissimi canali tra i quali, per puro caso (e per fortuna), tutti quelli Mediaset oltre a Real Time. La visione di tutti gli altri è comunque tutt’altro che agevole: se ti alzi in piedi le immagini si bloccano; se squilla un telefono le immagini si bloccano; se a tavola ti sporgi un po’ in avanti per prendere la brocca dell’acqua (indovina un po’) le immagini si bloccano.
Poco male: a mia figlia basta mezz’ora di Rai Yoyo e Youtube è pieno di episodi di Peppa Pig, la Pimpa ecc. Per le notizie c’è il web e ci sono i giornali, il tempo per la lettura aumenta, abbiamo un disco esterno da 2TB pieno di film ed io ed Ethel siamo diventati degli assi a scopa. Oltre a questo sfruttiamo l’abbonamento a Sky dei genitori e su iPad ci guardiamo qualche programma di infotainment di History Channel tipo La Storia Epica degli Oggetti più tutta la sfilza di restauratori, maniaci delle aste, cacciatori di tesori… E quando poche settimane fa è uscito da Adelphi un librone meraviglioso come La Storia del Mondo in 100 Oggetti, ho abbandonato la mia recente mania per gli ebooks e mi sono portato a casa i 1535g del volumone, inaugurando, da potenziale accumulatore patologico, una nuova fase della mia vita, quella del collezionismo virtuale.
Inutile stipare roba in casa invadendo pian piano mq preziosi: c’è il web. E il web è pieno di collezionisti di qualunque cosa, che immolano volentieri gli spazi fisici di casa loro sull’altare dell’avere e dell’accumulare, dando però generosamente modo a sconosciuti di tutto il mondo di sbirciare tra i loro pezzi riempiendo al massimo qualche gigabyte su un hard-disk.
Le “gite” nei musei virtuali stanno diventando una costante dei miei momenti di tempo libero e a chi volesse approfondire consiglio il mitico MooM – museum of online museums, l’italianissimo Archivio Caltari o l’incredibile selva di links raccolti e pubblicati ogni giorno, seguendo temi sempre diversi e partendo spesso per la tangente, da Things Magazine, dove ho pescato giusto un paio di giorni fa la versione online del Museo della Scienza di Londra, che ha una sterminata collezione di strumenti medici, da tutte le epoche e da tutto il mondo, fotografati, catalogati per temi ed arricchiti da una breve spiegazione sull’uso e la storia.
Da tossico a tossico, ecco il link: sciencemuseum.org.uk/broughttolife/
E’ da lì che ho presto tutte le immagini che vedi nell’articolo.








