all Originals make moves

Per farmi finalmente crescere la barba (più) da freak ci voleva una sfida. Una sfida pubblica.
Ché quelle con te stesso – a meno che non entri in qualche setta di invasati o ti fai di droghe pesanti mentre fai telemarketing e cerchi di chiudere due contratti e mezzo l’ora chiamando vecchine di Figline Val D’Arno o Vimercate – è dura portarle a termine, in eterna, dionisiaca procrastinazione multitasking (tutti ‘sti tasking e non ne finisci mai uno).

Quindi, stimolato da manifesto motivazionale + scarpe ginniche arrivate la settimana scorsa da Adidas sono rimasto in attesa di un segno da cielo che, però, neve e stalattiti di ghiaccio in caduta libera sul mio davanzale a parte, non sono arrivati. Visto che però le sorprese arrivano ormai più dallo schermo di un computer che dalle nuvole, ecco partire il concorso all Originals make moves. E i conti tornano.

Si partecipa direttamente da Facebook e si inizia buttandosi a capofitto in una sfida. Ti poni un obiettivo, tipo diventare sottosegretario al blizzard e alle nevicate su Roma, fotografare i polpacci di tutte le tue vicine di casa, mangiare solo roba fucsia per un mese, uccidere una fashion blogger, poi documenti i tuoi passi verso il raggiungimento di tale obiettivo, scrivendo, scattando foto, girando video.
La mia sfida (puoi pure intraprenderne più d’una ma io ho deciso di focalizzare gli sforzi) è farmi crescere la barba fino alla punta dei piedi e considerando che i miei peli sembrano dei bamboccioni che non vogliono saperne di lasciare la cara, rassicurante, comoda epidermide per un lungo ed ignoto viaggio verso l’aria aperta, la vedo estremamente dura.

Un messaggio
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