7am tattoo | Gaia Pisani

7 tatuaggi e 7 domande, alle 7 di mattina, ad artisti della pelle che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Gaia Pisani.

Ciao Gaia, di dove sei e da quanto fai tatuaggi?
Sono di Torino e sono una giovanissima leva tra gli artisti torinesi! Ho cominciato a tatuare 2 anni e mezzo fa, dopo qualche anno passato a fare pratica disegnando.

Perché hai inziato?
E’ stata una scelta del tutto spontanea, quasi scontata vista la mia passione per quest’arte, tant’è vero che non ho avuto la minima difficoltà nel trovare amici che si prestassero come cavie. Erano già pronti da tempo e sapevano che quel momento sarebbe arrivato (poveri loro, mi rinfacciano ancora il “piacere” provocato
dall’ago inceppato sotto pelle).
Inizialmente ho dovuto combinare questa passione con l’università, ho studiato scenografia presso l’Accademia di Belle Arti, ma non appena presa la laurea mi ci son buttata a capofitto. A questo proposito ringrazio Renato Doctor Tattoo, di Blast Wave tattoo a Moncalieri, per avermi accolta e aiutata in quest’avventura.
Ora ho aperto uno studio con altri “Giovani” (che poi tanto giovani non sono a dirla tutta), Hardtimes Tattoo Shop a Torino, in via Montebello 25/a.

Cosa fai quando non fai tatuaggi?
Mi piace disegnare e dipingere tavole o flash, ogni tanto faccio qualche lavoretto di scenografia per amor dell’arte, leggo, amo il cinema, il cibo buono, spulciare i mercatini dell’usato, viaggiare, ma più di tutto veleggiare col mio babbo.

La storia più strana dietro ad uno dei tatuaggi che hai fatto?
Eh, difficile definire ciò che è strano… Amo però quei tatuaggi ricchi di messaggi “nascosti”, che raccontano una storia ed altrettanto quelli divertenti, mi è capitato di recente di fare un game boy, una padella con una bella orata che frigge dentro, una partita a tris, una bottiglia di vino e una lettera di dimissioni per il mio socio che ha abbandonato il vecchio lavoro.

Un tatuaggio pesa quanto…
…ciò che racconta. Alcuni pesano tonnellate, altri pochi grammi ma il fatto che te li porti dietro per tutta la vita li rende tutti ugualmente importanti. Anche il tatuaggio fatto per piacere artistico ha un suo peso, credo che amare l’arte indichi un certo tipo di sensibilità emotiva ed estetica. E non è cosa da tutti.

Chi vorresti tatuare? E cosa gli faresti?
Vorrei tatuare mio padre, e lo farò a breve.
Da bravo marinaio vuole un’àncora, con scritto sotto il mio nome. Anche io porto lo stesso soggetto addosso con scritto papà, è stato il mio primo tatuaggio fatto sulle braccia, nonché una delle poche volte che ho visto mio padre piangere. Di felicità ovviamente.

Un tatuatore/tatuatrice che mi consiglieresti?
Credo che in Italia ci siano tantissimi artisti degni di nota, ma senza andare a nominare i mostri sacri che tutti conosciamo vorrei consigliarvi un mio amico nonché collega, Billi Boi, che reputo un’artista a 360°. E’ un vero e proprio vulcano di idee e le sue opere valgono una gita sul suo facebook.

Gaia Pisani
Hardtimes Tattoo Shop
via Montebello 25/a, Torino | mappa

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