Trovare una selce nel deserto non è cosa rara, ma questa è una selce un po’ speciale visto che ce l’hanno messa i ragazzi de Il Sistema degli Oggetti (la selce, primo manufatto umano, è il loro logo, in onore a quel Jean Baudrillard dalla cui rivoluzionaria opera del ’68 hanno presto anche il nome), marchio milanese che non puoi non conoscere visto che li seguiamo e ammiriamo fin dalla loro prima collezione.
Setting ideale della linea uomo per il prossimo autunno/inverno, il deserto ritorna anche tra le suggestioni che hanno portato alla nascita della collezione femminile, tra atmosfere (dichiaratamente) alla Paris, Texas ma che in certa misura richiamano anche la Tangeri de Il Pasto Nudo di Cronenberg/Burroughs (senza le macchine da scrivere/scarafaggio e gli alieni, o forse sono semplicemente fuori dalle inquadrature del lookbook).
Razionale e irrazionale si scontrano. Ogni capo è una battaglia di materiali, colori, textures, tagli e linee interrotte, con morbidi flussi di maglieria che vanno a sbattere contro un rigore quasi militaresco dando alla collezione vera dinamicità. Come se girando intorno alla modella gli abiti continuassero a cambiare, sfaccettati (e taglienti) come la selce di cui sopra.