Un viaggio in una città nuova è come un tuffo in una scatola cinese (almeno per me è così): parti con una mini mappatura delle cose che vorresti vedere e viuzza dopo viuzza ti trovi in un negozio impensato, dal negozio arrivi all’oggetto (solo uno? Magari!), dall’oggetto alla persona che lo ha fatto, dalla persona stringi il cerchio attorno all’artista o creativo che lo ha pensato. E così scopri un mondo e un’idea… o anche no, perché dietro all’oggetto in questione non è detto che debba esserci per forza qualcosa, ma per fortuna siamo fatti in modo che possano piacerci anche cose che non significano niente.
E così, nel vivo del Marais, l’Ostentatoire, nome del nido della creatrice di bijoux Claire Pain e del fotografo David Foessel, attrezzato a misura per accogliere le loro personali selezioni tra una ventina di artisti del gioiello contemporaneo non prezioso, tra cui anche le nostre vecchie conoscenze Calourette e Marion Vidal.
Se un giro a Parigi non è in programma nell’immediato, vi potete rifare piluccando ninnoli nel loro coloratissimo e-shop.