Se fossi biondo e avessi bambini biondi. Se abitassi in una città del nord-europa, con larghi marciapiedi, cielo color argento, verdi parchi in ogni dove e case che conoscono qualche tonalità in più del rosso mattone, dell’ocra e del terra di siena bruciata. Se avessi il mio orticello e patate e cetrioli da coltivare come hobby, e magare vendere al mercato di quartiere quelli che non uso per cucinare. Se i se non fossero se, né ma, né però… vorrei una MaxiBike.
Vuoi mettere andare in giro con gatto, figlia, spesa e avere un po’ di posto pure per qualche sorpresa dell’ultimo minuto, tipo una splendida sedia vintage sul bordo della strada o una torta lasciata a raffreddare sulla finestra che ti invita a farla tua (e da condividere con figlia e gatto).
Però, a dirla tutta, dove ci vai a Bologna, Milano, Torino, Roma, con queste MaxiBike?
In mezzo al traffico diventi un piccolo autobus a cui manca solo l’obliteratrice. Di piste ciclabili, poi, già si fa fatica a trovarne e se si trovano o sono invase dai pedoni o finiscono nel nulla di una strada a scorrimento veloce.
Le MaxiBike, versione d’importazione delle olandesi Bakfiets, sono per chi abita in campagna e nei piccoli centri. Ovviamente in pianura.
Padani, presto, inforcate le selle e saltate nei carretti, per la verde rivoluzione che verrà. Su due ruote.