Siamo nel paese dei bamboccioni (e scusatemi per l’uso di un tormentone giornalistico, ma ora che ci penso anche la parola tormentone è un tormentone…): alzi la mano chi non ha tra gli amici e i parenti qualche ultra-trentenne che vive ancora a casa dei genitori.
Sono del parere che dopo i vent’anni sia necessario mettere un po’ di chilometri tra la propria casa e quella dei genitori, a costo di immergersi fino al collo nella cosiddetta soglia della povertà. Fa bene a se stessi e fa bene anche ai genitori, che vogliano ammetterlo oppure no.
Se invece rientrate nella giustamente disprezzata categoria dei mammoni fatevi ispirare da questa coppia – lei una grafica e lui un programmatore – che ha deciso di riportare in un blog tutte le fasi della faticosa ma divertente realizzazione del proprio nido: 60mq | missione casa.