Come ho già scritto, al Pitti ci sono andata a titolo personale per fare un favore a due nuovi, ma ormai carissimi amici: i Leitmotiv, che lì hanno presentato la loro prima Collezione Maschile nella sezione Rooms.
Il Rooms era, in questa sua ottava edizione, ospitato al groundfloor del Palazzo degli Affari, nei giardini di Villa Vittoria. Qui erano esposte le collezioni più all’avanguardia del Pitti, immerse in un’atmosfera un po’ visionaria, attraverso un percorso denominato Rooms Infinity “ideale museo della memoria futura dedicato alla riscoperta di nuovi must per il guardaroba dei dandy di domani.”
La scenografia ideata da Sergio Colantuoni, simpaticissimo, gentilissimo ed eclettico visual designer, meritava di per sé una visita. Come la meritavano le ragazze di Arabeschi di Latte, food concept a cura del collettivo design-gastronomico, che crea e realizza eating events . Al Rooms ci hanno coccolato con una proposta di sapori orientali: cibo di strada, whisky & soda, succhi di melone, mango e tamarindo, racchiusi in cupole simili a funghi colorati.
I nomi degli espositori di questa edizione di Rooms erano:
A.N.G.E.L.O.
il vintage per antonomasia in Italia, metteva in mostra al Rooms il guardaroba del dandy attraverso una selezione di pezzi che andavano dalla tuba al papillon, dalla giacca di paillettes allo smoking, e poi giacche da camera in seta, valigie di Roberta di Camerino (che io mi sarei tanto volentieri portata a casa) e molto altro;
Alexis Mabille
una collezione unica per uomo e donna, dai tessuti bellissimi e dai tagli sartoriali. Fantastici gli accessori: pochette e papillon coordinati;
Glenn
brand giapponese di gioielli in argento, decorati seguendo le tecniche che si usavano per decorare le armi e gli accessori per i Kimono;
Profile+
accessori extralusso, dai materiali (tessuti compresi) innovativi. Bici, portabici, porta Mac da viaggio, ma anche giacche leggerissime e dalle forme molto pulite
WANT Les Essentiels de la Vie
forme molto squadrate (anche troppo per me) per una linea di accessori da viaggio ispirata ai grandi classici del design.
Leitmotiv
la prima collezione maschile dei Leitmotiv trae ispirazione dal Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch. Tutte le stampe di cui la collezione è ricca sono create da Juan Caro e sono influenzate dalla cura per i particolari del visionario artista fiammingo. Nascono così nuove figure mitologiche a metà tra uomo e animale.
La silhouette dei capi molto costruita, ricorda i fasti delle corti settecentesche, ma è resa moderna dall’accostamento alle stampe ottenute sia in digitale che con il plotter. Fantastici gli accessori: le borse in pelle di vitello o scamosciate, ma anche in tessuto tecnico stampate. Veri capolavori le spille e i ciondoli, fatti a mano con la tecnica del collage da Juan.
Accidenti a loro! Pensate di dover spiegare tutto questo in inglese ai tantissimi giapponesi interessati e curiosi… non vi sembrerà più tanto interessante!
Che altro dire? Sono spudoratamente di parte, adoro questi due “brutti mostri” e la loro creatività ribelle e visionaria, e ormai non sono la sola, i giornalisti sono letteralmente impazziti per loro, come anche i buyer più audaci.
Sono sicura che presto potrò dire come Pippo Baudo: Questi li ho scoperti io!
ARABESCHI DI LATTE
LEITMOTIV