Le scarpe di Fiorentini+Baker, o le mie?

018.jpgPer capire quello che penso di questo brand, basterebbe aprire il mio armadio delle scarpe. Già, perché io non ho una scarpiera, ho un intero armadio dedicato alle scarpe. Tra i miei sogni per il futuro a parte, ovvio, riportare la pace nel mondo e sconfiggere la fame in Africa, trovare la cura per l’HIV … c’è quello di possedere un’intera stanza per le scarpe!Comunque, se aprite l’armadio, soprattutto il lato invernale, trovate una decina di scatole in particolare di quelle grandi, per gli stivali, di Fiorentini+Baker.

E’ strano, vivo a Bologna da circa 20 anni, ma ho conosciuto Fiorentini + Baker solo da pochissimi anni (5-6 forse) e non perché io non sia molto attenta all’argomento!

Il loro negozio è incastonato in una bellissima piazza, non ha vetrine. Ha una finestra, da dove, si può spiare all’interno ed ammirare i loro modelli. (Piazza Aldrovandi, Bologna – vedi mappa)

Queste scarpe nascono dal sodalizio di un interior designer GianPaolo Fiorentini e una shoe designer Deborah Baker, il risultato? Scarpe senza tempo, ispirate a dive del passato quali Betty Davis e Julie Christie.
Sono fatte a mano da artigiani, usando tecniche tradizionali. Migliorano il loro aspetto con il passare del tempo.

Che posso aggiungere? Sono comodissime, anche quelle con qualche centimetro di tacco (non ho mai visto, però tacchi altissimi ed innaturali o a stiletto!) ed il rapporto qualità prezzo è stato fino ad ora veramente buono.

Che altro? No, non mi hanno pagato! Anzi sono io che, i primi di settembre, andrò a lasciare il primo obolo stagionale, per gli stivali blu che vedete nella foto!

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