Get Lost: un’antologia delle migliori mappe illustrate contemporanee

Da quando più o meno tutte e tutti abbiamo in tasca la più estesa e precisa mappatura di massa del pianeta in cui viviamo, capace di dirci, in tempo reale sui nostri smartphone, dove siamo, cosa abbiamo attorno, che strada fare per arrivare dove vogliamo andare, quanto tempo impiegheremo, quanto traffico troveremo, se il posto che stiamo cercando è aperto o chiuso, la funzione principale delle mappe — orientarsi — l’abbiamo ormai appaltata alle grandi compagnie tecnologiche (Google e Apple su tutte, ma Amazon, Meta, Microsoft e TomTom stanno lanciando un loro progetto, una piattaforma aperta, che comunque c’era già: OpenStreetMap).
Nonostante questo, l’arte di disegnare mappe è tutt’altro che in via di estinzione. Anzi, probabilmente non si sono mai viste tante carte geografiche, e tanto diverse tra loro, quante ne abbiamo oggi. Le troviamo sui social, sui siti web, dentro ai libri e alle agende, sulle pagine delle riviste, nei cataloghi commerciali, negli albi illustrati, persino nei romanzi.

Risolta la questione dell’orientamento, le mappe contemporanee spesso puntano sull’esatto opposto: aiutano a perdersi. Dentro alle città, tra i luoghi dimenticati o poco conosciuti, dietro ai sogni, in mezzo ai ricordi, inseguendo spazi apparentemente insignificanti, ma che per qualcuno sono i posti del cuore.
Abbandonata la necessità di precisione assoluta e messe da parte le scale di rappresentazione, si aprono gli infiniti territori della fantasia, al cui servizio autrici e autori da tutto il mondo mettono la loro abilità grafica e illustrativa, il loro stile, la loro sensibilità, il segno personale, il colore, realizzando mappe che rispecchiano innanzitutto il mondo interiore dell’artista che le ha realizzate. Come a dire: «il mondo là fuori lo puoi abbracciare con molti sguardi diversi, da svariati punti di vista, attraverso innumerevoli lenti e filtri. Con questa mappa ti sto mostrando come lo vedo io».

Ora un libro raccoglie alcuni degli esempi più interessanti di mappe “impressioniste” contemporanee. Si intitola Get Lost e l’ha appena pubblicato la casa editrice Victionary.
Esce in quattro versioni differenti, con una sovraccoperta che diventa un poster dedicato a una città: Londra, Parigi, Los Angeles o Singapore. Al momento dell’acquisto si può scegliere quella che si preferisce (ma non su Amazon, dove per ora il volume è in pre-ordine).

Tra le oltre 250 pagine, sono presentati alcuni tra i migliori lavori di 49 artiste e artisti, tra cui spiccano anche tre talenti italiani: Roberto “Hikimi” Blefari, Elisa Macellari e Federica Ubaldo.