I 40 poster vincitori della nuova edizione di Posterheroes

  1. Costruiamo una società che celebra l’unicità di ogni individuo, dove ciascuno possa essere parte attiva della propria comunità, e dove risorse e opportunità siano accessibili per tutti e tutte.
  2. Impariamo a guardare al di là delle nostre convinzioni riguardo la produttività del singolo e i miti di successo individuale. Celebriamo la reciprocità e l’interdipendenza.
  3. Promuoviamo la body positivity e favoriamo le rappresentazioni della non conformità fisica / mentale.
  4. Allontaniamoci dalla retorica del “siamo tutti uguali”: valorizziamo un’idea di abilità/disabilità che abbraccia la differenza e sfida il concetto di normalità.
  5. Non tutte le disabilità sono visibili, non tutte le discriminazioni sono esplicite. Impariamo a rispettare gli altri, generare (auto)consapevolezza degli stigma e pregiudizi, creare cambiamento.
  6. Diffondiamo la cultura della diversità, senza idealizzarla o romanticizzarla. Promuoviamo nuove narrazioni che siano autentiche, libere da stereotipi e riferimenti pietisti. In una parola, trasformative.

È su questi sei punti — una lista che dovrebbe essere stampata a grandi caratteri e affissa in ogni redazione, in ogni classe, in ogni ufficio pubblico, in ogni azienda — che la nuova edizione del concorso internazionale Posterheroes, nato a Torino 13 anni fa e dedicato alla poster art, invitava a lavorare artiste e artisti da tutto il mondo.

Promossa dall’associazione culturale Plug in collaborazione con la cartiera Favini, il Centro internazionale di formazione dell’ILO e la Fondazione Time2, l’edizione di quest’anno si intitolava Beautifully Diverse e in pochi mesi è riuscita a raccogliere un numero altissimo di lavori: ben 2176 poster (è stata tra le edizioni più partecipate di sempre), provenienti da più di 100 paesi.
Tra questi, la giuria — composta da Daniele Carlini della Moleskine Foundation, dal designer tedesco Götz Gramlich, dall’artista e designer egiziano Mohamed Zakaria Soltan, dall’illustratrice, designer, serigrafa e autrice milanese Teresa Sdralevich, dalla designer e illustratrice statunitense Janny Ji, dal designer e co-fondatore Laboratorio Zanzara Gianluca Cannizzo, dalla designer, curatrice ed educatrice polacca Agnieszka Ziemiszewska, da Aria Tung, Junior Project Officer presso l’International Labour Organization, da Fabrizio Vespa, scrittore, giornalista, organizzatore di eventi e responsabile della comunicazione della Consulta per le Persone in Difficoltà, da Daniela Bucci, sociologa e a capo della direzione scientifica di Agenda della Disabilità, dall’illustratore Fabrizio Lenci e dal designer e illustratore norvegese Daniel Brokstad — ha selezionato 40 opere, che saranno protagoniste di una mostra, prevista per il 2 dicembre presso gli spazi della Fondazione Time2 a Torino, dove, visto il tema, l’esposizione prevederà esperienze multisensoriali per favorire una fruizione dei poster accessibile a tutte e tutti.

Il giorno dell’inaugurazione saranno inoltre premiati due tra questi lavori: una menzione speciale e 2500 Euro da parte di Favini, e un’altra menzione speciale e 1500 Euro da Fondazione Time2.
Saranno infine in mostra anche i cinque poster commissionati da Posterheroes ad altrettanti nomi già affermati della grafica e dell’illustrazione: Mattia Riami, Roberto Hikimi Blefari, Federica Fabbian, Mikhail Lychkovskiy e Thiago Lacaz.
Le cinque opere si possono vedere qui, insieme ai 40 poster finalisti, firmati da Sofía De Palma & Joana Castro (Argentina), Stefano Zurlo (Italia), Ariadna Sysoeva (Russia), Nikola Krdzic (Serbia), Alena Sarokina (Bielorussia), Andrea Giovannone (Italia), Erick Ginard (Cuba), Shao Chun Wang (Taiwan), Greta Friso (Italia), Gerard Gris Oliver (Spagna), Benedetta Pavan (Italia), Bahram Gharavi Manjili (Iran), Tin Yan Yuen (Hong Kong), Massimo Dezzani (Italia), Aadhar Wasti (Nepal), Lilly McPake (Australia), Ilaria Gasperotti (Italia), Zhizheng Xie (Cina), Tomato Creative (Grecia), Viktor Melistas (Grecia), Julia Brizuela (Brasile), Victoria Riabenka (Ucraina), Xue Yee Tan (Malesia), Huanfeng Xu (Cina), cleft-oax (Messico), Zuzanna Karczewska (Polonia), Michela Wu (Italia), Roberta Vottero (Italia), Lorena Spurio (Italia), Reina Sanchez (Spagna), Manuel Ahuactzin (Messico), Claudia Kraner (Italia), Marta Marotta (Italia), Elisa Ciucchi (Italia), Wing Hei So (Hong Kong), Yulia Lomachenko (Russia), Francesco Ciampa (Italia), Francesca Gastone (Italia), Qian Min Wu (Cina) e Suren Ganbaatar (Mongolia).

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