Ex Creta: un bizzarro corto che parla di cancel culture, creatività e… cacca

Un uomo sta camminando lungo la strada di un quartiere residenziale, portando a spasso il suo cagnolino al guinzaglio.
Da una finestra che si affaccia su quella stessa via, una ragazza lo osserva, e chiama la sua coinquilina dicendo «è tornato», mentre una terza ragazza se sta tranquillamente sul divano a scorrere ancora e ancora il fiume senza fine di TikTok.
A un certo punto il cagnolino si ferma per fare i suoi bisogni e l’uomo — che le due ragazze giudicano “creepy” — tira fuori dalla sua borsa un piatto, un classico piatto di ceramica con decorazioni floreali e, con un paio di pinze da cucina, nel totale disgusto delle due coinquiline, afferra la cacca fumante e la mette nel piatto, portandosela via come fosse un cameriere intento a consegnare qualche leccornia al tavolo.
La prima ragazza decide allora di filmarlo, ma lui in qualche modo si accorge di essere osservato e, quando passa davanti alla loro finestra, si volta d’improvviso a guardarle, spaventandole.
Lei, convinta che dietro al bizzarro comportamento dell’uomo della cacca ci sia qualcosa di terribile, decide dunque di postare il video su Twitter, confidando di trovare alleate e alleati e far partire una campagna per “cancellarlo”, mentre la coinquilina, più moderata, le spiega che tecnicamente lui non ha violato alcuna regola, visto che in effetti ha semplicemente raccolto — seppure in maniera alquanto bizzarra — la cacca del cane.
La prima ragazza posta comunque il video, ma dopo un po’ le cose prendono una piega del tutto inaspettata, e a scoprirlo è la terza amica, quella che per tutto il tempo era rimasta sul divano a fare “swipe up” su TikTok.

Ideato e prodotto dal pluripremiato regista e animatore statunitense Jon Portman, Ex Creta (cioè “dalla creta”, in latino, espressione che allude al realizzare qualcosa a partire da un materiale malleabile: come la creta, appunto, o come…) è un corto di animazione in cui la bizzarria impera: nella storia, innanzitutto, che in pochi minuti riesce a tirare in ballo la cosiddetta cancel culture, il filmare gli altri di nascosto, la dipendenza da social, l’importanza di non giudicare a priori ciò che appare al di fuori delle proprie categorie di “normalità”, e addirittura la potenza della creatività, che a volte si nasconde in persone e situazioni assolutamente fuori dai radar.
Il senso di assurdo che pervade l’opera è amplificato dall’estetica volutamente sbilenca, abbozzata e imperfetta del corto: un mix di stili differenti, alcuni decisamente pittorici, con citazioni evidenti ai ritratti di Modigliani (Portman ha dichiarato espressamente di aver creato le tre protagoniste componendo dei «Frankestein digitali» a partire dai quadri dell’artista italiano, pieni di donne dal collo sproporzionatamente lungo).

Egli stesso un soggetto potenzialmente “creepy”, che si fa lunghe passeggiate in giro per San Francisco coi suoi cani, Portman ha avuto l’illuminazione per la trama di Ex Creta proprio raccogliendo la cacca lungo la strada.
Originariamente uscito nel 2022, il corto ha da allora partecipato a diversi festival, vincendo il premio come Miglior Corto d’Animazione all’LA Independent Film Festival Awards, quello come miglior film animato all’L.A. Super Shorts, e il Premio del Pubblico per la Migliore Animazione al San Francisco Indie Film Festival.

Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
Fotogramma tratto da “Ex Creta”, di Jon Portman, 2022
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