LSD Worldpeace: i viaggi mentali e artistici di Joe Roberts nella riedizione del suo primo libro

Qualcuna o qualcuno di voi ha mai provato a disegnare durante un viaggio indotto da sostanze allucinogene, tipo mescalina, LSD o funghi magici? Se la risposta è sì, allora avrete forse (sottolineo il “forse” perché ogni esperienza psichedelica è, per sua natura, differente e unica) sperimentato quei momenti estatici in cui la mano che traccia il segno sembra connessa direttamente a un cervello collettivo, al di fuori del tempo e dello spazio, più antico del mondo e capace di essere ovunque in ogni istante. Si ha l’impressione di avere accesso alla “verità”, e ogni singola traccia, ogni linea, ogni simbolo, ogni figura che la mente va a pescare dall’inconscio appare sensata, esatta, fondamentale, a un livello che è al contempo intimo e universale. Tutto è evidente, manifesto, lapalissiano; puro come un assioma matematico. È la mappa multidimensionale dell’intero creato. Ma quando poi si “ritorna in sé” e si osserva quelle costellazioni di inchiostro o di colore con lo sguardo appesantito dal fardello della realtà sensibile, quei segni si mostrano come né più né meno che sconclusionati pasticci, e ogni minuto che passa — mentre il tempo ricomincia a girare alla velocità del resto del mondo — ciascun minuscolo filo di senso si scioglie per sempre. Come in un sogno, man mano che si esce dalla luce psichedelica i dettagli sfumano, finché — puf! — quella che era una mappa precisa ormai non porta più da nessuna parte.

Joe Roberts
(foto: Dennis McGrath | courtesy: Anthology Editions)

Tuttavia, c’è chi da quella dimensione riesce a riportare qualcosa: frammenti, capaci non tanto di raccontare quanto piuttosto di suggerire che aria si respira al di là del velo, in quell’altrove che è sempre in mezzo a noi, solitamente invisibile, tra le pieghe della realtà materiale. Tra questi rari messaggeri figura sicuramente Joe Roberts, artista e illustratore statunitense meglio conosciuto con l’inequivocabile nome d’arte di LSD Worldpeace.

Nato e cresciuto tra i laghi del Wisconsin, poi trasferitosi in California per studiare al San Francisco Art Institute, Roberts si descrive come «un tizio qualunque che occasionalmente fuma DMT e dipinge dei Topolino». Dai suoi viaggi a bordo della dietilammide dell’acido lisergico, della dimetiltriptammina o della psilocibina, questo “tizio qualunque” riporta indietro — in forma di disegni, dipinti, collage e diorami — un universo costellato di simboli come spirali, prismi, occhi, alberi, arcobaleni, yin e yang e immagini sacre; di talismani del consumismo di massa, tra snack, cereali da prima colazione, bibite zuccherate, fette di pizza, tavole da skate, sneaker Air Jordan, Game Boy e bong; e di personaggi ricorrenti frutto dell’immaginario di un ragazzino cresciuto negli anni ’80 e nei primi anni ’90 — Topolino, appunto, più precisamente quello dell’episodio dell’Apprendista Stregone di Fantasia, e poi Batman, alieni, maschere del cinema horror (tipo quella da hockey di Jason della saga di Venerdì 13 o quella di Scream) e, soprattutto, Tartarughe Ninja, tra creature che incarnano il male e l’oscurità e altre che fungono da guardiane durante i lunghi e a volte pericolosi itinerari interiori offerti dalle esperienze psichedeliche.

Joe Roberts, “The Flesh of God“, 2014
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “New Guy in the Land of the Dead“, 2009
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “Remember“, 2014
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “Friday Night“, 2014
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “Still Life 1“, 2010
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “Relax“, 2010
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “History of Summer“, 2008
(courtesy: Anthology Editions)

Oggi conosciuto a livello internazionale e protagonista di numerose mostre in gallerie prestigiose, Roberts è anche autore di diversi libri. Il primo — una raccolta di opere realizzate tra il 2005 e il 2014 — uscì nel 2015 e aveva come titolo semplicemente LSD Worldpeace.
Ormai introvabile, è in pubblicazione una nuova edizione (uscirà a maggio ma si può già preordinare) per i tipi della casa editrice indipendente Anthology Editions, di base a Brooklyn.

Oltre a essere un viaggio nella mente di Roberts e nella versione acida dell’immaginario di più o meno qualunque ragazzino occidentale cresciuto negli anni ’80, il volume è anche un fedele resoconto di uno dei possibili percorsi nella ricerca di sé e del divino: il cosiddetto monomito, o viaggio dell’eroe, dal quale si torna trasformati. Come scrive il collega artista Matthew Ronay in uno dei testi introduttivi (l’altro è di Myla DalBesio, anche lei artista multidisciplinare, oltre che performer), c’è chi questo itinerario lo fa attraverso la meditazione, chi attraverso le arti marziali, chi attraverso le sostanze psichedeliche, chi attraverso l’arte: LSD Worldpeace ha preso l’ultima strada, con l’aiuto della psichedelia.

Joe Roberts

LSD Worldpeace

Anthology Editions, 2023
160 pagine

Acquista sul sito dell’editore
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
Joe Roberts, “LSD Worldpeace”, Anthology Editions, 2023
(courtesy: Anthology Editions)
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