Dei giganteschi strumenti da disegno in ceramica alla prossima Design Week di Milano

Lea Ceramiche presenta l’installazione Tools and Space di Ferruccio Laviani presso il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea

Architetto, classe 1960, già allievo di Castiglioni e Zanuso e poi collaboratore dello studio di Michele de Lucchi dal 1983 al 1991, Ferruccio Laviani ha avuto il privilegio d’anagrafe di attraversare, prima sui banchi di scuola — quelli dell’Istituto Professionale Internazionale per l’Artigianato Liutario e del Legno, nella sua Cremona, e in seguito quelli del Politecnico di Milano — e poi sulle scrivanie degli studi creativi, le molte fasi di passaggio dalla progettazione analogica a quella digitale.
Titolare del suo studio dal ’91 — anno in cui ha anche assunto il ruolo di direttore artistico di Kartell, che tuttora mantiene —, per oltre tre decenni Laviani ha lasciato la sua impronta nelle collezioni di alcuni tra i principali marchi del design italiano, sia come art director (per Flos, De Padova, Foscarini, Moroso e Society Limonta) che come autore di spazi commerciali, allestimenti, uffici, residenze, mobili e lampade, progetti grazie ai quali ha vinto svariati premi e ha avuto l’onore di esporre in alcune tra le più prestigiose mostre internazionali.

(courtesy: Lea Ceramiche)

Dal 2020 collabora inoltre con Lea Ceramiche — marchio che fa parte del grande gruppo italiano Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. — per cui ha curato diversi progetti e ideato due collezioni: Masterpiece, nel 2021, e Pigmenti, nel 2022. Quest’ultima, caratterizzata da un ammaliante uso del colore e da uno spessore ultrasottile (appena 3,5 millimetri: l’azienda la descrive come «una seconda pelle ceramica», che può essere usata come rivestimento per superfici verticali, sia all’esterno che all’interno), sarà protagonista anche della prossima Design Week di Milano con un’installazione intitolata Tools and Space, costituita da gigantesche versioni di quelli che sono gli “utensili” tradizionali per il disegno tecnico: righello, curvilinei e circoligrafo (o cerchiometro).

«Ci sono oggetti di epoca “analogica” non poi così remota, che riescono ancora a trasmettere la manualità di un certo modo di progettare» spiega Laviani. «Tools and Space celebra, alla maniera surrealista del Savinio di Giochi Nella Foresta, un’epoca dove strumenti di un passato prossimo (cerchiografi, curvilinee o righelli) servivano per disegnare lo spazio e l’architettura. Questa installazione, e nello specifico la collezione Pigmenti di Lea Ceramiche, diventa anch’essa strumento espressivo per generare nuove forme e volumi, una sorta di monumenti surrealisti di un’ideale piazza italiana di De Chirico, sospesi tra l’architettura Neoclassica di Palazzo Reale e quella del PAC di Ignazio Gardella».
Sarà proprio il PAC di Milano — più precisamente il cortile esterno — a ospitare l’installazione.

(courtesy: Lea Ceramiche)
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