Cinque libri di Sébastien Mourrain

Sono da sempre un grande fan del lavoro di Sébastien Mourrain, con il quale ho avuto la fortuna di lavorare in diverse occasioni. Sébastien collabora con alcuni degli autori più interessanti dell’attuale panorama francese, come la geniale Delphine Perret, ma anche Julien Baer, che non è da meno, fino all’irriverente Guillaume Guéraud.
Il lavoro di Sébastien non è molto conosciuto in Italia e infatti sono pochi i suoi libri tradotti.
Spero di contribuire a farne tradurre qualcuno di più con questa piccola selezione!


Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.

Bigoudì
di Delphine Perret e Sébastien Mourrain, Kite

Bigoudì è una arzilla nonnetta che vive, da sola con il suo bulldog Alphonse, in una grande città, al 156esimo piano di un grattacielo. Nel quartiere conosce tutti e ogni mattina compie un giro rituale che comincia con il bar Luigi, dove ordinare l’immancabile cappuccino, e prosegue con la boutique di Orlando, dal quale si fa spuntare i capelli, per poi passare a salutare Georges, il macellaio, e concludere infine il giro al food truck del signor Yamasaki, dal quale prende un hot dog.
I pomeriggi di Bigoudì trascorrono invece tra il corso di ceramica, la palestra e un tè con le amiche. Un giorno però succede qualcosa di inatteso: Alphonse non si sveglia.
Un bellissimo libro sulla vita che continua anche dopo che qualcuno a cui volevi bene se n’è andato.

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Santa Fruta
di Delphine Perret e Sébastien Mourrain, Les Fourmis Rouges

Nel deserto del Colorado c’è un cactus che se ne sta lì, sotto il sole, senza amici. Qualche migliaio di chilometri più in là c’è invece un gatto magrissimo, che i padroni vorrebbero, chissà perché, fare ingrassare, ma che non ingrassa, malgrado le crocchette farcite al burro di arachidi. I suoi padroni viaggiano molto e lo portano spesso con loro in aereo, in città dal nome impronunciabile. Un giorno, decidono di andare a vedere il deserto del Colorado.
Una storia molto dolce che conferma il fortunato sodalizio tra Sébastien Mourrain e Delphine Perret.

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Végétarien?
di Julien Baer e Sébastien Mourrain, Hélium

È una domenica come tante altre quando suonano alla porta. Paul va ad aprire e si ritrova davanti due polli.
Sei tu, Paul Belin? — chiedono. Paul risponde di sì e i due lo invitano a seguirlo. Inizia così uno degli albi che preferisco tra quelli illustrati da Sébastien Mourrain.
Il giovane Paul si ritrova in un grande capannone dove lo attende una giuria formata da animali da fattoria, che lo accusa: di aver mangiato, da quando è nato, ben 243 fette di prosciutto e 612 di salame e 18 salsicce. E poi 92 hamburgers, 37 bistecche e 26 arrosti. E ancora: 34 omelettes, 9 tacchini di Natale (fatto strano visto che ha solo 8 anni). E vogliamo parlare dei bastoncini di pesce? Gliene hanno contati 456. Poi salmone, uova sode, maionese, nuggets di pollo! La giuria è concorde. Paul è colpevole!

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Un giorno
di Guillaume Guéraud e Sébastien Mourrain, Emme Edizioni

Guillame Guéraud mette in scena le fantasie del classico bambino che pensa che, quando sarà più grande, potrà mangiare tutte le caramelle che vuole senza chiedere il permesso ai genitori, e poco importa se mamma e papà non gli leggeranno una storia prima di dormire, perché saprà leggere da solo e anzi, sarà lui stesso a scrivere libri (e usando parole difficilissime).
E ovviamente andrà a scuola senza bisogno di essere accompagnato e farà invenzioni fantastiche e non avrà paura dei film che fanno paura e nemmeno dei mostri pelosi. Del resto, anche lui sarà un po’ peloso.
Un libro divertentissimo, sui bambini che fanno i capricci e che immaginano, come abbiamo fatto tutti, una vita senza genitori, ma anche una vita in cui si ribaltano i ruoli, e sono i genitori a farsi leggere una storia prima di dormire.

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Le Grand Voyage de Flamingo
di Sébastien Mourrain, Actes Sud Junior

Flamingo è un vecchio salvagente a forma di fenicottero. Ma il suo tempo ormai sembra finito. Si sa, la moda fa presto a portare al successo un animale, ma altrettanto in fretta li mette da parte. Adesso, tra i salvagenti, vanno di moda gli unicorni, ma anche i coccodrilli e poi banane e fette di pizza!
Flamingo, ormai un po’ sgonfio, si è quasi rassegnato a venir dimenticato, quando un colpo di vento lo spinge in mare dove affronterà le onde e vedrà pesci giganti, ammirerà navi da crociera e cascate, fino ad arrivare su una spiaggia, dall’altra parte dell’oceano, dove incontra un bambino.
Solo raramente Sébastien è autore dei suoi testi, ma quando succede lo fa sempre con ottimi risultati. Questo è già diventato uno dei miei preferiti!

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editorialista
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