Il 2022 in 8 notizie, illustrate da Alessandra Bruni

Il 2022 è stato soprattutto l’anno dell’invasione russa in Ucraina, del rincaro del gas, ma anche quello della morte della regina Elizabeth II e dell’acquisto di Twitter da parte del controverso Elon Musk.
Fedele alla tradizione Come ogni lunedì vi ripropone queste e altre notizie in una selezione di 8 illustrazioni che ci raccontano, in breve, l’anno appena trascorso.

La Francia vieta le terapie di conversione dell’orientamento sessuale

Il Parlamento francese ha votato una legge che vieta la somministrazione di terapie per modificare l’orientamento sessuale. D’ora in poi qualsiasi clinica proponga terapie per “curare” l’omosessualità commetterà un reato punibile fino a 3 anni di carcere e 45 mila euro di multa.
Nel mondo sono circa 70 i paesi nei quali esistono ancora centri che “curano” l’omosessualità.
L’Italia è uno di questi.

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La Russia invade l’Ucraina

Dopo settimane di movimenti militari vicino ai confini, giovedì 24 febbraio 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina, riportando la guerra in Europa. Vladimir Putin ha lo scopo di rovesciare il governo di Volodymyr Zelensky e di allontanare l’Ucraina dal progetto di adesione alla Nato e alla UE. I primi giorni di conflitto hanno già fatto centinaia di morti tra i civili ucraini e tra i militari.
La diplomazia internazionale è all’opera per mettere in atto sanzioni economiche contro la Russia, ma per adesso Mosca non desiste dalle sue intenzioni.

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Il gas russo, il caro benzina e la guerra in Abissinia

Il rialzo del costo dei carburanti ha riportato alla ribalta la questione delle accise. In Italia il costo della benzina è gravato, per il 55%, da una serie di accise. Tra le varie, ci sarebbe ancora, secondo alcuni, la tassa introdotta da Mussolini per finanziare la guerra in Abissinia, ma c’è chi sostiene invece che la tassa sia stata integrata anni fa.
Nel dibattito, già un po’ confuso, sul caro carburanti, si aggiunge anche il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che afferma che non siamo affatto a corto di gas russo a causa della guerra, anzi, ne abbiamo da vendere.

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In Afghanistan la scuola rimane chiusa per le ragazze

Fra il 1996 e il 2001, all’epoca del primo governo talebano in Afghanistan, alle donne vennero proibite la scuola e l’occupazione. Da agosto 2021 i talebani governano nuovamente il paese e, dopo aver promesso che nulla sarebbe cambiato per le donne, hanno nuovamente chiuso le scuole per le ragazze.
Di recente, il ministro dell’istruzione ne aveva annunciato la riapertura ma il governo talebano ha fatto un passo indietro. Il portavoce Inamullah Samangani ha dichiarato che la riapertura sarà stabilita «in base alla legge islamica» senza dare ulteriori dettagli.

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Armi da fuoco in USA, 900 sparatorie a scuola in 10 anni

Dopo l’ennesima strage in una scuola americana, in cui un diciottenne ha ucciso 21 persone, di cui 19 bambini, torna il dibattito sulle armi. Dall’inizio dell’anno gli USA hanno contato 200 sparatorie. Negli ultimi 10 anni, soltanto nelle scuole ce ne sono state 900.
Il Secondo Emendamento della Costituzione garantisce il diritto di ogni cittadino di possedere un’arma, ma le armi sono anche un business: nel 2019 tra le 100 principali aziende al mondo che producono armi, 50 erano americane, con un fatturato stimato di 240 miliardi di dollari.

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Le ex-colonie britanniche e i gioielli della corona

Mentre il Regno Unito dà l’addio a Elisabetta II e saluta Carlo III come nuovo re, diversi paesi reclamano la restituzione di alcuni gioielli che sarebbero stati sottratti durante il periodo coloniale. L’India chiede di riavere il Koh-i-Noor, un diamante da 105 carati incastonato in una delle tiare appartenute alla regina. Il Sudafrica, invece, chiede la restituzione del Great Star of Africa, gemma da 500 carati dal valore stimato di 400 milioni di dollari. La versione ufficiale vuole che si trattasse di regali fatti alla corona inglese ma gli storici indiani e sudafricani non sono d’accordo.

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Elon Musk compra Twitter e dimezza il personale

Dopo aver acquisito Twitter per circa 44 miliardi di dollari e aver licenziato diversi manager, il magnate Elon Musk ora licenzia 3700 persone, pari a circa metà dei dipendenti. A quelli che rimangono Musk ha chiesto disponibilità a lavorare 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
In risposta alla confusione organizzativa dovuta alla repentina riduzione del personale, alcuni inserzionisti hanno cominciato a ritirare i propri investimenti dalla piattaforma.

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Le navi della discordia

Il nuovo governo italiano ha intrapreso un braccio di ferro diplomatico sull’accoglienza ai migranti che arrivano in Italia dalla Libia su navi di ONG battenti bandiera tedesca e norvegese. Anche la Francia è stata coinvolta, come porto di ripiego, perché alcune navi, rifiutate dai porti italiani, sono state reindirizzate verso Corsica e Tolone.
Tra chi considera i migranti naufraghi e chi turisti, chi le ONG organizzazioni umanitarie e chi scafisti di clandestini, si accende il dibattito politico in un far west interpretativo delle norme di non facile soluzione.

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illustratrice, curatrice della rubrica “Come ogni lunedì”
editorialista
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