Graphite: un’antologia coi più interessanti talenti dell’illustrazione contemporanea a matita

Alla matita affidiamo il temporaneo, l’incerto, il provvisorio, il non finito; attraverso di essa costruiamo lo scheletro dell’idea, tracciamo il primo tratto di strada che ci condurrà — così speriamo — all’opera completa.
Che si tratti di abbozzare un romanzo o schizzare il progetto di un oggetto o di un edificio, di buttar giù lo studio di una figura per un quadro o le prime note di una composizione, poi solitamente si prosegue con altri strumenti.
Ma c’è chi la matita la tiene in mano dall’inizio alla fine di tutto il processo creativo, e sono i lavori di queste artiste e questi artisti della grafite a essere raccolti nel nuovo libro antologico della casa editrice di Hong Kong Victionary, specializzata in pubblicazioni di cultura visiva.

Intitolato semplicemente Graphite, il volume promette un viaggio “dalla H alla B” (è ovviamente un’ironica strizzatina d’occhio al tipo di matita: la HB è la gradazione media nella scala di durezza) nel mondo del disegno col lapis e delle infinite forme e sfumature di grigio che con questo si possono ottenere.

«Dai lavori fini e nitidi prodotti con la gradazione H alle impressioni più sfumate e simili all’inchiostro della gradazione B, Graphite raccoglie alcune delle più straordinarie opere d’arte contemporanea a matita disegnate a mano in tutto lo spettro di mina, insieme a interviste esclusive con i famosi artisti della matita Amandine Urruty, Armando Veve e Dukhoon Gim» spiega il testo che accompagna l’uscita del libro, che nelle sue oltre 270 pagine presenta i disegni di 28 illustratrici e illustratori di tutto il mondo.