Dášenka. Vita da cucciolo: l’albo di Karel Čapek del 1933 ripubblicato da WoM Edizioni

«Quando nacque, non era che un fagottino bianco che stava tutto nel palmo di una mano; ma siccome aveva un paio di orecchie nere e una codina dietro, capimmo che si trattava di un cane e, visto che desideravamo una femmina, la chiamammo Dášenka».

Comincia così un libro per bambine e bambini assolutamente sui generis, ideato e pubblicato quasi novant’anni fa da un autore, il ceco Karel Čapek, che nel nostro paese non ha mai avuto grande fortuna ma che, con le sue storie fantastiche, ha contribuito a gettare le basi per un genere — la fantascienza — che gli deve molto: tra vicende di androidi (nel suo dramma teatrale utopico R.U.R. comparve per la prima volta in assoluto il termine robot, che fu suggerito allo scrittore da suo fratello Josef, pittore e anche lui scrittore), tecnologie che sfuggono al controllo umano, e una satira spietata sul potere in un romanzo pieno di salamandre antropomorfe.
Nel corso della sua breve vita — morì nel 1938 ad appena 48 anni — Čapek scrisse di tutto: drammi e romanzi, come già accennato, e poi racconti, saggi di giardinaggio e reportage di viaggio, il tutto spesso condito da un’ironia ad ampio spettro, talvolta benevola, altre volte affilatissima e impietosa, soprattutto quando si trattava di ritrarre — attraverso l’allegoria permessa dal fantastico — la società in cui si ritrovò a vivere, quella che dopo la Prima guerra mondiale vide l’ascesa dei totalitarismi che portarono alla Seconda.

Seppur la bibliografia di questo autore sia composta essenzialmente da “oggetti narrativi” difficilmente etichettabili, l’albo illustrato in questione è a sua volta una bizzarria tra le bizzarrie.
Si intitola Dášenka. Vita di un cucciolo, e narra in prima persona l’arrivo nella famiglia Čapek della piccola cagnolina che dà il titolo al libro, una fox terrier che pian piano comincia a muovere i primi passi, a scoprire il mondo, a giocare, a mordicchiare tutto (c’è pure una lista coi danni fatti: 1 set di mobili in vimini, 1 copridivano, 1 vecchio tappeto, 1 scendiletto abbastanza nuovo, ecc. ecc., per un totale di 2999 corone) e tutti.

Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)

L’autore prende per mano lettrici e lettori accompagnandoli attraverso l’evoluzione di Dášenka da “fagottino” a cucciolo con un cronaca tanto precisa quanto spassosa, condividendo con loro le sue continue, divertite scoperte e arricchendo i testi con disegni dallo stile semplice e chiaro e, cosa ancora più inaspettata, con fotografie scattate dallo stesso Čapek.
C’è pure un capitolo dedicato a “Come si fotografa un cucciolo” («Lo dico senza indugi: male!» avverte lo scrittore), che precede l’ultima parte del volume in cui sono raccolte alcune favole scritte da Čapek per la piccola Dáša, come la chiama affettuosamente anche nell’ultimissimo capitolo, intitolato Gli esseri umani, dove si congeda da lei dicendole che «presto dovrai andartene tra altri umani e farai parte di un altro branco», esattamente come capita alle cucciole e ai cuccioli d’uomo, che sapranno ritrovarsi nelle quotidiane avventure, minuscole e eppure gigantesche, affrontate dalla pelosa fox terrier.

Già pubblicato in Italia nel ’92 dall’ormai scomparsa Biblioteca del Vascello, e presto diventato quasi introvabile, Dášenka è stato da poco riedito da WoM Edizioni, nuova realtà editoriale nata nel 2021 (qui la bella storia che c’è dietro) proprio per — cito — «rianimare quella letteratura straniera e italiana dimenticata, fuori catalogo e inedita — contraddistinta dal comico e humor nero — e di riproporla in nuove vesti e curatele riattivandone lo spirito dissacratorio».
L’albo di Karel Čapek fa sicuramente parte di questa “famiglia”, ed è uscito nella collana Ivory, che è quella che WoM dedica agli illustrati e ai libri d’arte (già pubblicati: Kaguyahime, Principessa Splendente di Philip Giordano e Cento vedute del Monte Fuji di Hokusai).

Karel Čapek

Dášenka. Vita di un cucciolo

WoM Edizioni, maggio 2022
100 pagine, cartonato rilegato in filo refe

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Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
Karel Čapek, “Dášenka. Vita di un cucciolo”, WoM Edizioni, 2022
(foto: Frizzifrizzi)
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