Leggende salmastre: la tesi di laurea di Federico Artuso sul folklore e i misteri di Venezia

Ogni città ha le sue leggende: spiriti particolarmente burloni che popolano sfarzosi palazzi; morti tragiche che infesterebbero ancora i luoghi in cui è stato versato il sangue; strane coincidenze che capitano se si sale su una certa torre o si tocca una certa statua; e poi demoni e streghe, mostri del sottosuolo, inspiegabili fenomeni…
A Venezia tutto questo è amplificato dal fatto che la città stessa — capace di ospitare, nel corso della sua lunga storia, un numero forse incalcolabile di narrazioni fantastiche — sembra edificata in uno spazio liminale tra fantasia e realtà. E anche oggi, nonostante un iper-sfruttamento turistico che l’ha impacchettata sotto a una patina di artificialità, basta girare un angolo e uscire per qualche istante dalle mappe dei tour operator, o smarrirsi di notte tra calli o piazzette deserte, per perdere temporaneamente il contatto con la quotidianità mondana e ritrovarsi dentro a una dimensione “altra”, in contatto diretto con l’illusione e il sogno.

Il turismo “dei misteri”, come sappiamo, vende bene. E di libri sulle leggende e gli enigmi di Venezia ne sono ovviamente usciti molti. Un giovane illustratore e graphic designer, però, ha provato a progettarne uno un po’ diverso, basato non soltanto sul folklore in sé ma anche su un’interpretazione grafica d’autore di tali storie.
Il risultato è Leggende salmastre, un volume che in realtà raccoglie due libri in uno, ed è opera di Federico Artuso, che l’ha realizzato come tesi di laurea in Design del prodotto e della comunicazione presso l’Università IUAV di Venezia.

(courtesy: Federico Artuso)
(courtesy: Federico Artuso)

Artuso, dunque, conosce bene il posto. Non solo perché ci ha studiato ma anche perché è originario dei dintorni (viene da Spinea, cittadina a pochi chilometri dalla laguna).
Per il progetto ha realizzato più di 60 tavole illustrate, e si è ispirato a tre libri in particolare: per quanto riguarda i contenuti, Leggende veneziane di Alberto Toso Fei, illustrato da Anna Forlati; Una storia americana di Emiliano Ponzi e Olimpia Zagnoli per la struttura double face della pubblicazione; Atlante leggendario delle strade d’Islanda di Johann Hjálmarsson e Jón R. Hjálmarsson (Iperborea) per la modalità di narrazione, anche attraverso le mappe, e la progettazione del libro in generale.

È lui stesso — qui di seguito — a raccontare il progetto, che sta anche per diventare un libro vero e proprio, da acquistare (ci si prenota qui).

(courtesy: Federico Artuso)

Cos’è Leggende Salmastre?

Leggende Salmastre è un libro double face che racconta al suo interno un viaggio tra le leggende della Venezia del folklore, del tenebroso e del magico, passando attraverso una miriade di informazioni e curiosità caratteristiche della cultura popolare veneziana. Il libro è composto da un lato da 12 leggende della città lagunare, dall’altro dagli itinerari dei luoghi delle stesse 12 leggende, dando la possibilità al lettore di addentrarsi lungo le vie del centro storico, per scoprire in questo modo il volto più misterioso e affascinante di una delle città più amate e raggiunte del nostro paese.

Leggende Salmastre è dunque un tour insolito tra calli, campielli e sestieri, che in passato sono stati teatro di eventi inspiegabili, fatti di sangue, incontri inaspettati e apparizioni misteriose. Insieme alle leggende e alle guide, la componente illustrativa del progetto fa da protagonista, fungendo non solo da elemento decorativo ma diventando il fil rouge che lega le due parti del libro.

Illustrazione per il mistero di Campo San Boldo (courtesy: Federico Artuso)

Scopo del progetto e target di riferimento

Leggende Salmastre propone un modo nuovo di visitare la città lagunare, avvincente e suggestivo, giocato sul filo di una narrazione in cui spettri, demoni, perfide streghe, spettri benevoli e creature mostruose prendono vita là dove il reale e l’immaginario si intrecciano nella storia di Venezia attraverso il linguaggio del mito. Dallo spirito gentile di Palazzo Grassi che salvò la vita ad un addetto ai lavori, alla macabra storia di Biagio Cargnio; Dallo scheletro del campanaro condannato a vagare per la sua cupidigia alla misteriosa pietra rossa del sotoportego che collega Calle Zorzi alla Corte Nova.
Lo scopo dunque è promuovere il patrimonio folkloristico della città attraverso illustrazioni e itinerari inconsueti, che riportano a una Venezia più intima e vera. Una Venezia lontana dai circuiti turistici più affollati e spesso molto vicina a una cultura quotidiana che mischia il sacro e il profano, la superstizione e l’utilità.

Il progetto è stato principalmente destinato ad un pubblico appartente ad una fascia d’età compresa dai 12 anni in su. La presenza di alcuni contenuti di natura esplicita potrebbero urtare la sensibilità dei più piccoli. Come accade per l’animazione, spesso il mondo dell’illustrazione viene associato erroneamente al mondo dell’infanzia. La scelta dell’illustrazione come espediente narrativo di Leggende Salmastre viene pensato non tanto per avvicinare i più piccoli alla scoperta delle leggende di Venezia, quanto più per impreziosire l’esperienza turistica e narrativa offerta dal libro.
Inoltre, Leggende Salmastre offre la possibilità sia al cittadino di Venezia di riconoscere i miti della sua città, attraverso un percorso narrativo accattivante, sia ad un lettore non veneziano di scoprire uno dei lati meno turistici attraverso degli itinerari alternativi.

(courtesy: Federico Artuso)

Formato del progetto

Il formato pensato per la realizzazione del progetto è il classico A5, rendendo di fatto Leggende Salmastre un vero e proprio libro tascabile. Sebbene le illustrazioni contenute all’interno del libro sarebbero risaltate maggiormente con un formato più grande, la scelta di un formato di piccole dimensioni è stato pensato principalmente per consentire al lettore di poter portare con sé e consultare il libro in maniera comoda e pratica.

Come precedentemente affermato, una delle caratteristiche principali di Leggende Salmastre è la struttura double face.
In questo modo il lettore avrà la massima libertà di scegliere quale parte del libro consultare, dato che non c’è un ordine prestabilito.
I due lati del libro — ciascuno di 55 pagine — si chiamano rispettivamente:

Leggende Salmastre, leggende illustrate della città di Venezia, che racconta testualmente e graficamente 12 leggende di Venezia;
Leggende Salmastre, guida alle leggende della città di Venezia che racconta i luoghi, la storia e i personaggi protagonisti delle leggende.

(courtesy: Federico Artuso)

Struttura di Leggende illustrate della città di Venezia

In questo lato del libro, Leggende Salmastre racconta in 55 pagine, testualmente e graficamente, 12 racconti popolari della città di Venezia. Partendo dalla storia dello scheletro del campanaro condannato a vagare ogni notte per la sua cupidigia arriviamo fino al miracolo che imprigionò la peste in una pietra di color rosso posta sulla strada che connette Calle Zorzi alla Corte Nova. In tutte le leggende è anche segnato il luogo e il sestiere in cui essa è nata, tematica che verrà tuttavia approfondita nella parte dedicata alla guida.

Ad ogni leggenda vengono dedicate 4 pagine di cui:

• una pagina in cui viene narrata testualmente una determinata leggenda;
• una pagina in cui alla storia viene affiancata un’ illustrazione;
• una doppia pagina illustrata che funge da filtro tra una storia e l’altra.

(courtesy: Federico Artuso)
(courtesy: Federico Artuso)

Struttura di Guida alle leggende della città di Venezia

Per quanto riguarda il lato opposto del libro invece, lo stesso numero di pagine accompagna il lettore attraverso le calli, nei sestieri e in tutti i luoghi magici che hanno dato vita ad un patrimonio folcloristico inestimabile per la città. Se nella parte delle leggende abbiamo avuto modo di conoscere la triste fine dello scheletro del campanaro, in questo lato del libro abbiamo modo di andarlo a trovare all’interno del museo in cui esso è custodito. Inoltre possiamo orientarci all’interno della città sia grazie alla presenza di una mappa illustrata suddivisa in sestieri sia con un QR Code che offre la possibilità di guidare il lettore dalla posizione in cui si trova fino al luogo della leggenda desiderata attraverso
le indicazioni di Google Maps.

Ad ogni leggenda vengono dedicate 4 pagine di cui:

• una doppia pagina contenente la guida, le illustrazioni dei principali protagonisti delle storia ed un piccolo appunto posto al termine della pagina, con alcune informazioni quali: le linee di vaporetti da prendere, i passi che separano le mete dalla stazione, ecc.;
• una doppia pagina contenente la mappa illustrata e un QR Code collegato a Google Maps.

Componenti grafiche del progetto: tipografia

I caratteri tipografici scelti per la realizzazione di testi, titoli e sottotitoli di Leggende Salmastre sono Noe Text e Noe Display, rispettivamente Display per titoli e sottotitoli e Text per i testi. I due caratteri tipografici graziati sono stati progettati dalla fonderia berlinese Schick Toikka. La loro caratteristica principale è il design ad alto contrasto costituito da grazie triangolari nitide e una spaziatura ridotta, aggiungendo una certa “ferocia” alla consueta eleganza dei caratteri graziati.
La scelta di Noe dunque viene giustificata sia dalla sua grande leggibilità, sia dal suo carattere audace.

Componenti grafiche del progetto: palette colori

La scelta cromatica del progetto è stata applicata in modalità differente nei due lati del libro:

In Leggende Salmastre, leggende illustrate della città di Venezia:
• il giallo (#f8e928) viene utilizzato nella colorazione del taglio del libro, in questo modo la parte delle leggende è riconoscibile anche a libro chiuso;
• il blu (#204898) nei sottotitoli ma soprattutto nella colorazione del segno delle illustrazioni;
• il beige (#fff4db) nella colorazione della doppia pagina illustrata;
• il nero (#000000) viene utilizzato nei testi e nei titoli.

In Leggende Salmastre, guida alle leggende della città di Venezia:
• il giallo (#f8e928) viene utilizzato nella colorazione del sestiere all’interno della mappa;
• il blu (#204898) nella colorazione del segno delle illustrazioni e in tutta la doppia pagina dedicata alla mappa;
• il beige (#fff4db) nella colorazione delle pagine inerenti alla guida illustrata;
• il nero (#000000) nei testi e nei titoli.


Crediti
Studente: Federico Artuso
Relatore: Gianluigi Pescolderung
Anno accademico: 2020-2021
Università IUAV di Venezia

Illustrazione per la leggenda dello scheletro del campanaro (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda del fantasma di Giordano Bruno (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda del fantasma di Giordano Bruno (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda del ponte di Rialto (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda dello spirito gentile di Palazzo Grassi (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda dello spirito gentile di Palazzo Grassi (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda del mostro delle acque nere (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda del mostro delle acque nere (courtesy: Federico Artuso)
Illustrazione per la leggenda della pietra rossa (courtesy: Federico Artuso)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.