L’identità visiva di Swee Kombucha, opera dello studio svedese Bedow

Chi aveva un pc Windows negli anni ’90 ricorderà forse l’interminabile procedimento di deframmentazione del disco fisso. Impiegava un tempo infinito, “allietato” soltanto dall’animazione — questa — che mostrava il processo dei dati che venivano spostati e compattati, andando a riempire tutti gli spazi vuoti del disco con l’intento di velocizzare l’intero sistema.

A quei mattoncini colorati che andavano lentamente a occupare i buchi bianchi si ispira l’identità visiva progettata dallo studio svedese Bedow per Swee Kombucha, una nuova azienda di Tbilisi, in Georgia, che produce un kombucha naturale utilizzando ingredienti come il melograno, lo zenzero e il frutto tropicale della feijoa (per chi non lo conoscesse, il kombucha è una bevanda vagamente frizzante ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato: diffusa da secoli in oriente e in molti paesi slavi, da diversi anni è di gran moda anche da noi).

(fonte: bedow.se)

«Molti kombucha sono marchiati con un design “organico” o “artigianale”: abbiamo pensato che se avessimo fatto il contrario e reso il design super razionale si sarebbe distinto sullo scaffale. Quindi, abbiamo progettato un sistema a griglia con cento quadrati e ogni quadrato è riempito con un colore che rappresenta la percentuale di un ingrediente» ha raccontato Perniclas Bedow, fondatore dello studio, alla rivista Communication Arts.
Ogni bottiglia, dunque, indica attraverso un’etichetta con su stampato un variopinto grafico la composizione della bevanda: acqua, innanzitutto, e poi lo scoby (acronimo di Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast, che è quella melmosa e pappettosa coltura di batteri e lieviti indispensabile per produrre il kombucha), l’ingrediente che dà il gusto (quindi melograno oppure feijoa e zenzero), il tè, e infine lo zucchero.

Realizzato con poco budget a disposizione, il progetto è molto interessante nella sua minimale semplicità, caratterizzata però da una grande cura per il dettaglio: ogni “fetta” del grafico sull’etichetta, infatti, presenta un pattern visivo differente, mentre il logo di Swee è stato disegnato in diverse varianti, tutte quante prodotte con svariate forme che vanno a unirsi e a formare delle ideali colonie, esattamente come succede ai lieviti e ai batteri sulle piastre di Petri in laboratorio.

(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
(fonte: bedow.se)
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