Ho conosciuto Giacomo Agnello Modica qualche anno fa, anche se non mi ricordo in quale circostanza (forse allievo di uno dei miei corsi? Boh!). In ogni caso, rimasi subito colpito dal suo stile e lo chiamai per illustrare il primo albo illustrato di cui mi sono occupato per Book on a tree, con cui cominciavo a lavorare: A piede libero, scritto da Mirco Zilio e pubblicato da Uovonero.
Da allora, Giacomo ha fatto un sacco di cose: libri, copertine e illustrazioni per i magazine.
Di recente Giacomo ha anche recitato in uno spettacolo di drag queen. Mi è sembrata la scusa giusta per fare due chiacchiere sul suo lavoro e, ovviamente, sullo spettacolo.

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)
Ciao Giacomo! Come stai? Devo dire che mi hai sorpreso: ti ho lasciato illustratore e ti ritrovo… drag queen? Scherzi a parte, raccontaci: come sei entrato a far parte di questo spettacolo?
Ciao Davide, io ricordo come ci siamo conosciuti! Era il 2016, io ventunenne avevo partecipato al concorso di illustrazione Notte di fiaba di Riva del Garda, e il testo da illustrare era tuo. Mi scrivesti interessato dopo il concorso, e da lì nacque A piede libero.
Io ora ho quasi 27 anni e da allora lavoro come illustratore e grafico, ma saltello in tanti ambiti creativi e ancora fatico a tenere fisso l’ago della mia bussola…
È vero! Ecco come è andata! Ricordo che quando ricevetti il testo di Zilio stavo per rifiutarlo. Non sapevo come avremmo potuto illustrare la storia di un piede! Poi però, mentre rileggevo la storia mi sono venute in mente le tue tavole.
E il drag invece? Come è arrivato?
Beh, non faccio “la drag” nella vita, ma è una mia grande passione sin dall’adolescenza.
Da quando ero piccolo provo un amore sfrenato per le dive, da Crudelia De Mon a Lady Gaga passando per le protagoniste de La morte ti fa bella: per me il drag è una dichiarazione d’amore nei confronti della diva e quindi questa passione è venuta di conseguenza.
Cosa c’entrino il teatro e il drag con il mio lavoro di illustratore ancora non lo so bene. Essere queer è una parte troppo grande della mia persona per riuscire a separarla dal mio lavoro (ma poi, è così importante farlo?).
Mi sono chiesto: posso fare libri per bambini e allo stesso tempo cantare, fare teatro, fare drag? E dopo tante paranoie mi sono risposto: che m’importa? Fatico a mantenere uno stile unitario nel disegno, figuriamoci nelle cose della vita!
Sono d’accordo con te. Del resto, se dovessimo pensare e parlare solo di illustrazione, per fare l’illustratore o l’autore, credo che diventerebbe tutto noioso e insopportabile abbastanza rapidamente. Come sei arrivato allo spettacolo?

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)
Qualche anno fa ho scoperto le Nina’s Drag Queens, compagnia di attori professionisti che portano in scena testi di Čechov, Shakespeare e altri autori “alti” e li rendono drag, buttandoci dentro pezzi di Madonna e della Carrà con meravigliosa leggerezza e profondità.
Per me che da sempre amo il teatro e sono fanatico di musical e di musica pop, è stato amore a prima vista.
Oltre alle mille altre attività che propongono, ogni anno la compagnia conduce laboratori di teatro trimestrali, e questo era uno dei loro corsi: quello che hai visto è lo spettacolo finale che abbiamo portato in scena per due serate al Teatro Fontana di Milano.
È stata la tua prima volta sul palcoscenico?
Non è stata la mia primissima volta sul palco perché ho fatto altri corsi di teatro e di canto, ma era il primo in drag (e considerando quanto è divertente, non credo proprio che sarà l’ultimo!)
Di cosa parla lo spettacolo? E tu, che personaggio interpreti?
Questo laboratorio era basato sul testo Le intellettuali di Molière, che le Nina’s hanno riadattato in chiave drag, in costume, con la struttura del testo di Molière e spezzoni di Pallottole su Broadway, Mary Poppins, Sex and the City e brani di David Bowie, dei Queen, di M¥SS KETA. È stato un lavorone che i nostri insegnanti hanno gestito e diretto magistralmente.
Il testo riflette, in una chiave farsesca e comica, sui contrasti tra l’ignoranza e la cultura e soprattutto sul ruolo delle donne in questi due mondi.
Io ero Enrichetta, la figlia ribelle che vuole seguire il suo cuore ma è promessa in sposa a un uomo di cultura che si rivela essere un ciarlatano interessato solo ai soldi. È una commedia per certi versi attuale e per altri meno, a leggerla oggi, e proprio su questi aspetti l’abbiamo ribaltata con colpi di scena e gag assurde.
Come è stato accolto lo spettacolo?
Abbiamo ricevuto un bellissimo riscontro e chissà, spero possano esserci altre repliche in futuro.

(foto: Alessandro Villa | courtesy: Giacomo Agnello Modica)
Raccontaci come procede nel frattempo la tua carriera da illustratore. Vedo che fai spessissimo ritratti di personaggi dello spettacolo. Collabori con qualche magazine?
Nel tuo portfolio più recente ho visto tuoi lavori molto diversi tra di loro: dall’illustrazione per i magazine alla scolastica.
In questi anni ho fatto un po’ di albi illustrati per bambini, copertine, pubblicità, ultimamente anche tanti laboratori con i bimbi a scuola e nelle librerie.
Per un paio d’anni ho anche avuto collaborazioni più fisse, ad esempio con Donna Moderna come illustratore e con BAO Publishing come grafico.
Cosa ti sta dando più soddisfazione in questo momento?
Ho scoperto che mi piace tanto lavorare con i bambini, che sono interessatissimi al disegno e all’illustrazione.
A cosa stai lavorando al momento?
Ora sto facendo vari lavori di grafica e pubblicità, una copertina (che uscirà a breve), scolastica… un po’ di tutto, per fortuna non mi sto mai fermando!
Ma quando avrò del tempo in più vorrei riuscire a dedicarmi anche ad alcuni progetti personali accantonati da qualche mese…

Giacomo Agnello Modica
Nato nel 1995, mezzo milanese e mezzo siciliano e cresciuto in provincia di Bergamo, attualmente vive e lavora a Milano, dopo aver studiato illustrazione al Mimaster e animazione e grafica alla Bauer.
Ha collaborato come illustratore e grafico con Mondadori, Giunti, BAO Publishing, Edizioni Corsare, DeAgostini, Barometz, Uovonero, Rrose Sélavy e vari altri editori.
Nel 2021 è tra i 20 illustratori selezionati dalla Bologna Children’s Bookfair per la mostra Eccellenze italiane. La nuova generazione degli illustratori italiani per ragazzi.
(Nell’immagine: Giacomo Agnello Modica, autoritratto.)

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)

(courtesy: Giacomo Agnello Modica)