Big Type: da Counter-Print un libro dedicato alla grafica “tipograficocentrica”

Su gentile concessione di Counter-Print — casa editrice indipendente britannica e negozio online di libri e riviste — pubblichiamo il testo introduttivo di Big Type, nuovo libro che esplora il panorama grafico attuale mettendo al centro della sua ricerca quei progetti che ruotano principalmente attorno alla tipografia, raccogliendo i lavori di decine di designer e studi, con tanto di interviste e informazioni sui progetti.

La prefazione1 è firmata da Jon Dowling, fondatore di Counter-Print insieme a Céline Leterme.

“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)

Nel corso del tempo, gli alfabeti e le lettere che li costituiscono sono stati i dispositivi comunicativi della società, responsabili della creazione di mestieri come quello dello scriba, del calligrafo, del tipografo e del grafico moderno. Lo scopo di tali alfabeti è dare una struttura visiva alle esperienze, alla memoria e al pensiero astratto. Si tratta di un insieme standardizzato di simboli di base, in forma scritta, che rappresentano i fonemi di alcune lingue parlate. Allo stesso modo, un carattere tipografico è il design del lettering, che può includere variazioni come l’extra bold, il bold, il regular, il light, l’italic, il condensed, l’extended, ecc. Ognuna di queste variazioni del carattere tipografico è un font. Oggi, nel cercare un carattere tipografico, il graphic designer può avere in mente uno stile generale oppure essere alle prese con l’infinita ricerca di quello che ritiene possa “parlare” esattamente con il giusto tono di voce. In entrambi i casi, il carattere tipografico viene scelto per la sua espressione grafica ed è spesso soggetto alle tendenze e alle mode del tempo.

L’uso della tipografia da parte del graphic designer è cambiato radicalmente nel corso del XX secolo. Le linee pulite e l’asimmetria degli anni ’20, associate ai periodi De Stijl e Bauhaus, hanno portato a una proliferazione di caratteri sans-serif che hanno avuto sul design un impatto che arriva fino ai giorni nostri. Fattori significativi nella diffusione di questo stile furono gli enormi passi avanti fatti durante gli anni del dopoguerra, e l’influenza che hanno avuto i mezzi di trasporto e la televisione.
Parallelamente a questo, abbiamo assistito a una crescente separazione tra l’aspetto visivo dei caratteri tipografici, così come noi li vediamo, e la loro struttura, così come l’avrebbe vista l’addetto alla composizione tipografica. Ciò è stato facilitato dal passaggio dai caratteri stampati alle composizioni fotografiche e poi alle tecniche di riproduzione digitale. Un cambiamento così rapido ha portato a un paesaggio grafico che sarebbe stato irriconoscibile per chi viveva 100 anni fa.

“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)
“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)

Negli anni ’20 il ruolo della tipografia era di risolvere problemi di lettura e problemi visivi. Oggi il design dei caratteri, influenzato sia dai progressi tecnologici che dalla vertiginosa serie di movimenti artistici del XX secolo, ha acquisito una libertà — in termini di composizione, dimensioni, enfasi, colore, peso, spaziatura ecc. — che prima sarebbe stata inconcepibile.
Naturalmente questa evoluzione non presuppone necessariamente che i caratteri non debbano più essere leggibili. Il graphic designer moderno deve ancora avere rispetto per quella che è la funzione della lettura. Come ha affermato il maestro tipografo Emil Ruder, «la parola stampata che non può essere letta diventa un prodotto senza scopo». Tuttavia la tipografia moderna deve catturare e mantenere la nostra attenzione, chiederci di risolvere enigmi visivi, darci piacere e, allo stesso tempo, trasmettere un messaggio coerente.

L’accresciuta importanza della tipografia come strumento globale di comunicazione è in parte dovuta al fatto che le informazioni che ascoltiamo possono essere facilmente dimenticate mentre le esperienze visive — lette e comprese — possono lasciare un’impressione più permanente. Viviamo certamente in un’epoca in cui, per catturare il nostro sguardo, è richiesto un certo sforzo, in cui idee e prodotti sono perennemente in competizione per la nostra attenzione.
La tecnologia è diventata centrale nelle nostre vite. Mentre alcuni anni fa le attività del grafico si limitavano principalmente alla creazione di poster, pubblicità, packaging, segnaletica, ecc., il lavoro del designer moderno si è ora ampliato per abbracciare praticamente ogni campo della rappresentazione visiva e del design.
La carta è stata in parte sostituita dagli schermi digitali, estendendo lo spazio pubblicitario dalle dimensioni statiche a quelle animate. Nel frattempo i font non sono più legati a un singolo colore, possono animarsi, mentre i font variabili consentono di generare stili personalizzati a partire da un unico file. Dalla prospettiva dei marchi tutto ciò si è tradotto in identità visive che si sono trasformate da statiche a dinamiche, con possibilità di comunicazione molto più ricche di quelle offerte in precedenza.

“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)
“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)

Il panorama visivo a cui stanno contribuendo i designer di oggi è molto disordinato e il mondo digitale, da solo, è così vasto che a volte è difficile far sentire la propria voce in mezzo a tutto il rumore. Siamo circondati dalla messaggistica, che — sia che provenga dal telefono che abbiamo in tasca, dai cartelloni pubblicitari digitali, dai tablet o dagli schermi dei desktop — sta progressivamente assumendo la forma di pubblicità digitale. Si tratta tuttavia di messaggi che di solito arrivano senza audio, quindi, per comunicare, la tipografia può essere fondamentale.
Questo è forse il motivo per cui, come si può osservare in questo libro, oggi vediamo così tanti lavori digitali, identità di marca e pubblicità che puntano sulla tipografia. I caratteri danno la direzione, sono materia con cui giocare, vengono animati in maniera sottile e sono messi al centro dei progetti stessi per celebrarne la loro intrinseca bellezza. Si tratta di progetti la cui potenza e la cui forza di persuasione sono volte a passare attraverso il rumore visivo che incontriamo ogni giorno e a comunicare un messaggio, a suscitare una risposta o a lanciare un invito all’azione.
Questo si ottiene per mezzo dell’uso dei principi fondamentali della progettazione grafica come la scala, la ripetizione, la dominanza e l’enfasi degli elementi, che possono influenzare il significato, il tono e l’intera composizione di un progetto.
Essi sono responsabili della creazione di una gerarchia visiva tra gli elementi della progettazione grafica e possono aiutare a informare il pubblico su cosa guardare, in quale ordine, e su cosa è più importante concentrarsi. Possono aiutare a raccontare una storia, a creare un viaggio visivo, a rappresentare ritmo e movimento, a tenere conto delle somiglianze o persino a cambiare prospettiva e a creare scene scene stravaganti o surreali.

“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)
“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)

I lavori mostrati all’interno di questo libro rappresentano una direzione importante e affascinante nel design tipografico. Sono emozionato di scoprire dove ci porterà in futuro questa collisione di tecnologia, tipografia e tendenze.
È stato un immenso piacere riuscire a dare uno sguardo su quella che sarà la prossima ondata di innovazioni nel design tipografico, ed esaminare come i designer possono produrre lavori che si distinguono tra tutti gli altri. Infine va da sé che, per un libro come questo, siamo ovviamente profondamente in debito con tutti coloro che hanno contribuito a lavorare a Big Type e hanno accettato di essere intervistati. Vi ringraziamo tutti per il vostro tempo, supporto e talento.

Jon Dowling

Big Type è composto da 224 pagine, piene di progetti.
Si acquista online e si può scegliere tra tre diverse copertine.

“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)
“Big Type”, Counter-Print Books, 2022
(fonte: counter-print.co.uk)


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