On the necessity of gardening: un abbecedario su arte e botanica che connette passato, presente e futuro

A come Antropocene, come Arboreto e come Arcadia.
B come Biodiversità, Bomarzo e Botanomania.
C come Cactus, Chtulucene e Compost.
E così via, fino alla Z di giardino Zen.

“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)

Ma cosa c’entra lo chtulucene, affascinante concetto reso noto dalla filosofa statunitense Donna Haraway, con il bizzarro e grottesco Parco dei Mostri costruito nel ‘500 dall’architetto Pirro Ligorio nel paesino laziale di Bomarzo? E il compost con lo zen? Apparentemente nulla, o forse un po’, o forse tantissimo se adottiamo la prospettiva proposta dalla curatrice e critica d’arte neerlandese Laurie Cluitmans, che nel libro On the necessity of garden — pubblicato dalla casa editrice indipendente Valiz, di base ad Amsterdam, in concomitanza con la mostra The Botanical Revolution, inaugurata lo scorso settembre presso il Centraal Museum di Utrecht e visitabile fino a maggio 2022 — lega insieme secoli di storia, spunti letterari, mitologia, religioni, politica, riflessioni filosofiche, dipinti antichi, luoghi e opere d’arte contemporanea in un volume che offre un originalissimo viaggio mentale, prima ancora che fisico, nel complesso universo-giardino.

“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)

«Per secoli, il giardino è stato considerato uno specchio della società, un microcosmo del mondo più ampio, che riflette su piccola scala le relazioni più ampie tra natura e cultura» scrive Cluitmans nel saggio introduttivo che dà il titolo al libro da lei curato. E avverte: «Il giardino non è uno spazio neutro. Non è solo uno spazio per trascorrere il tempo libero, o un rifugio, sicuro e appartato. Né il giardino è solo un luogo in cui lasciare correre selvagge le fantasie di evasione. No. Nel giardino la vita si riflette e si manifesta». Sopra e sotto la sua superficie, dunque, si mostrano o si nascondono tutte le “forze” che danno forma, appunto, a ciò che chiamiamo “vita”: la pura e semplice esistenza biologica delle specie che lo abitano, la relazione uomo-natura, i rapporti di potere, la coscienza di classe, le questioni di genere e di razza, le differenti visioni del mondo e della società, il perseguimento di certi ideali e, ovviamente, l’arte.

Proprio a partire da una serie di opere — presenti sia nell’esposizione che nel libro (che comunque è un progetto a sé stante e non un semplice catalogo) — Cluitmans è andata a decostruire e ricostruire un percorso fatto di idee, immagini, documenti e citazioni, organizzando tutto il materiale attraverso il formato dell’abbecedario, dunque alfabeticamente: scelta molto interessante perché, se da una parte dà l’idea del controllo, evocando la struttura delle enciclopedie e dei dizionari, e quindi l’illusione di poter racchiudere, organizzare e confinare tutta la conoscenza, dall’altra si dimostra un perfetto esempio plastico del disordinato “fiorire” di vita che caratterizza un vero giardino, dove accanto a un’erba spontanea puoi trovare un fiore meraviglioso, così come nel libro puoi passare, in una manciata di voci, da una poesia sulla margherita all’ecofascismo, o dal Paradise Lost di Milton ai parassiti, o ancora da un testo in rima sui papaveri alle parole di Rosa Luxemburg e Nelson Mandela sui giardini delle prigioni — «Un giardino era una delle poche cose che, in prigione, si potevano controllare» scriveva Mandela. «Piantare un seme, guardarlo crescere, curarlo e poi raccoglierlo, offriva una soddisfazione semplice ma duratura. Il senso di essere il custode di questo piccolo lembo di terra offriva un assaggio di libertà».

Composto da oltre 250 voci, centinaia di immagini e diversi saggi, firmati da Maria Barnas, Jonny Bruce, Thiëmo Heilbron, Liesbeth M. Helmus, Erik A. de Jong, René de Kam, Alhena Katsof, Jamaica Kincaid, Bart Rutten, Catriona Sandilands, Patricia de Vries e la stessa Laurie Cluitmans, On the necessity of garden si può acquistare online.

“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)
“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)
“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)
“On the Necessity of Gardening. An ABC of Art, Botany and Cultivation”, a cura di Laurie Cluitmans, Valiz, 2021
(courtesy: Valiz)
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