Forse… Il nuovo libro di Chris Haughton

Chris Haughton ci ha abituato ai colori forti e a storie comicissime e non si smentisce nemmeno questa volta! Con il suo ultimo libro, Forse… tradotto in Italia, come i precedenti, da Lapis, ci racconta la storia di tre scimmiette.

Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)

I colori del tuo nuovo libro sono davvero spettacolari! Raccontaci qualcosa sulla tua palette. Come scegli i colori?

Grazie! Di solito i libri sono stampati in cinque colori: ciano, magenta, giallo, nero e secondo nero. Il che significa che si sono quattro colori pieni stampati, più un secondo livello di nero, sovrapposto a tutto.
Per rendere i miei libri un pochino più colorati uso un colore piatto per il testo. Così, per il libro delle scimmie ho usato il rosso. In Oh! Oh! Il verde. Per Oh no, George! l’arancione.
A seconda del colore che scelgo per il testo costruisco l’intero libro intorno a quel colore.
Mi piace utilizzare colori inusuali perché danno un’atmosfera interessante alla scena.
Per questo libro ho pensato di usare per la giungla una combinazione di rossi, perché non è comune vedere una giungla disegnata così. Mi sembra che il rosso crei un’atmosfera surreale.

Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)

Le tre scimmiette di Forse… mi ricordano in qualche modo alcuni dei tuoi personaggi. Ci vedo un po’ di George, il cane disobbediente, ma anche i tre cacciatori di Shh! Abbiamo un piano. Tutti i tuoi personaggi sono meravigliosamente infantili. Dove prendi l’ispirazione?

Questo libro mi è venuto in mente perché qualcuno mi ha detto che i miei libri sono sempre ambientati in un mondo dolce e rassicurante, ed è vero. Così ho pensato a come introdurre un elemento di pericolo nelle mie storie. Dopo poco, mi è venuta in mente questa storia, che è in effetti in qualche modo simile a George e Shh! ma con un inedito elemento di pericolo.
La storia di Shh! Abbiamo un piano mi è venuta in mente dai cartoni di Willy il coyote e Bip-bip. Mi piaceva l’idea di un piano che continua ad andare storto e volevo presentare il piano in una pagina e farlo fallire la pagina dopo.
La storia di Oh no, George! mi è venuta in mente perché cercavo di immaginare come un incidente potesse portare avanti la storia, una pagina dopo l’altra. Ho pensato che sarebbe stato più divertente se fosse stato il personaggio protagonista a causare l’incidente. E così è nato George!

Un cane, un gufo, un granchio, tre scimmie: si direbbe che ti piacciono gli animali!
Come scegli gli attori per le tue storie?

Le mie storie di solito vengono fuori da uno stato emozionale. Quindi cerco di visualizzarle nel modo più teatrale possibile e spesso le faccio recitare dagli animali. Per esempio, in Non aver paura, piccolo granchio la storia parla del superare la paura di cambiare ambiente, e aiuta se puoi vederlo visualizzato. Il granchio si sposta fisicamente da un ambiente all’altro, dalla terra al mare, ma per arrivare al mare incontra degli ostacoli. Le onde colpiscono il granchio. Il granchio è un’analogia per rendere visiva l’idea di coraggio.

Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)

Penso che un altro punto in comune in tutti i tuoi personaggi sia che recitano. Le tue storie sono come cartoni animati. Hai in mente l’animazione mentre scrivi?

Sì, ho effettivamente lavorato nell’animazione per un anno prima di diventare un illustratore professionista e penso sia stato molto utile, perché quando scrivi devi immaginare i tuoi personaggi muoversi e recitare, sia da attore che da regista.

Incontri il tuo pubblico? Ti piace?

Prima di cominciare a fare libri, quando avevo circa 20 anni, ho lavorato un anno insegnando ai bambini. Era parecchio lavoro ma penso di aver imparato molto. Dopo aver finito il mio primo libro il mio editore mi disse che avevamo un evento con 100 bambini, durante un festival, e che avrei dovuto intrattenerli per un’ora. Ero terrorizzato perché non avevo fatto mai nulla del genere prima. Le prime volte che l’ho fatto è stato abbastanza difficile capire quali battute avrebbero funzionato con un gruppo di bambini di quell’età. Dopo averlo fatto un paio di volte, ho capito cosa funziona e cosa no e devo dire che è molto, molto divertente!


I libri di Chris Haughton sono tutti tradotti in Italia da Lapis: Forse…, Non aver paura, piccolo granchio, Buonanotte a tutti, Shh! Abbiamo un piano, Oh no, George!, Oh-oh!

Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)
Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)
Chris Haughton, “Forse…”, Lapis, 2021
(courtesy: Lapis)
editorialista
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