Gli “appunti in attesa di discorsi compiuti” di Aldo Presta

Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture
AUTORE
Aldo Presta
EDITORE
LetteraVentidue

Chi insegna, chi lavora coi concetti, chi crea qualcosa — materiale o immateriale che sia — a partire da un’idea, prende regolarmente appunti. Fissa, su un foglio di carta o una schermata, con la matita o col dito, scrivendo, disegnando oppure fotografando, qualcosa che sta per scappar via. Ingabbia una sensazione fugace, àncora un ricordo, intrappola uno spunto, che se ne rimane lì, sulla soglia, seme che aspetta di attecchire, solitario dialogo che attende di diventare un discorso compiuto.
Tra i più preziosi “utensili” nella cassetta degli attrezzi di chi fa comunicazione, l’appunto si manifesta quando si sta al telefono col cliente che parla a ruota libera di ciò di cui avrebbe bisogno; vive nei margini della pagina del libro che si sta leggendo; nasce mentre si è sprofondati nel divano a guardare una serie tv in preda all’insonnia; scalpita durante la lettura mattutina del quotidiano, o di fronte a un’edizione del tg, o scorrendo l’infinito fiume di notizie e immagini sul proprio smartphone.

Aldo Presta, che di mestiere fa il progettista della comunicazione, è ovviamente un campione di livello avanzato nell’arte di prendere appunti. A capo dello studio Presta-Lab, socio AIAP e insegnante di grafica e design della comunicazione presso l’Accademia Abadir e l’Università della Calabria, da anni Presta segna e disegna quel che gli passa per la mente, inseguendo con matite e pennini i pensieri fuggevoli, dando la propria rapida interpretazione visiva delle “cose che accadono” dentro e fuori di sé.

Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Cose che accadono è anche uno dei capitoli che compongono Appunti in attesa di discorsi compiuti, libro che Presta ha pubblicato pochi mesi fa con l’editore siracusano LetteraVentidue, raccogliendo appunti visivi realizzati nel corso degli anni e soprattutto durante il lockdown, quando il fissare nero su bianco il corso degli eventi e le riflessioni attorno a questi è diventata un’attività cruciale per quante e quanti hanno cercato e trovato nel libero esercizio delle proprie facoltà creative una via d’uscita dalla clausura, anche mentale, imposta dalla pandemia.

Presta lo descrive come «un progetto editoriale covato da molto tempo, inseguito lungo una vita fatta di progetti di comunicazione e, dunque, di socialità e interazioni; ma anche fatta da (molte) ritirate strategiche nel rifugio della condizione solitaria, pensierosa ma attiva del disegno. Progetto editoriale che la pandemia e i vari lockdown hanno fatto, con stupore, uscire fuori».

Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Chi segue il designer su Instagram, avrà notato un intensificarsi di post, a partire dalla scorso anno, dichiaratamente presentati proprio come appunti, prima tramite hashtag, e in seguito direttamente accompagnati da quello che sarebbe poi diventato il titolo del libro, di cui Instagram è effettivamente parte integrante, perché è da lì che vengono i disegni che si trovano tra le pagine — «nati su carta, hanno preso poi forma digitale sulla rete» mi ha scritto Presta —, e perché sotto a ciascuna tavola sono indicati effettivamente il numero dei like e quello dei commenti.
Piccole cifre — ché il suo non è il profilo dell’artista “acchiappacuori” ma quello del professionista seguito da colleghe e colleghi, amiche e amici, studentesse e studenti — che però Presta considera come «tracce di un dialogo che ci — alla piccola comunità che si è raccolta intorno — ha tenuti in vita (forse)» e che sono particolarmente interessanti da studiare anche per cercare di capire (se c’è effettivamente qualcosa da capire) come funziona il meccanismo che premia in visibilità e consenso alcune immagini piuttosto che altre: sarà il soggetto? Sarà il concetto? Saranno i colori, il segno, o un po’ di tutto quanto?

Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Nei disegni di Presta, tuttavia, c’è una caratteristica ben presente, tanto chiara quanto incalcolabile, ed è l’intelligenza.
Scrive l’architetta e designer Luisa Bocchietto tra le prime pagine del volume: «Mi piace pensare che esistano affinità elettive, nonostante le distanze, mi piace pensare che esistano le amicizie, nonostante le differenze, mi piace pensare esistano gli affetti senza interesse, per il puro piacere. Un piacere che deriva dalla bellezza quando è piena d’intelligenza. Una bellezza che nutre e ci fa felici di non essere soli, anche solo per un istante, anche solo per un sorriso strappato al nostro cuore terrorizzato di essere al mondo».
I disegni di Presta sono esattamente questo, e il libro ne presenta oltre 100, realizzati tra il 1998 e il 2021 (la maggior parte, però, come già detto, risale agli ultimi due anni), scorrendo i quali è possibile riconoscere momenti e stati d’animo che molte e molti di noi hanno attraversato, in veste di protagoniste e protagonisti oppure spettatrici e spettatori.

Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Suddiviso in cinque sezioni — Cose che accadono, Spazi comuni, Dall’interno, Pagine e CorpiAppunti in attesa di discorsi compiuti non è però “solo” una raccolta di schizzi e bozzetti. Come suggerisce il sottotitolo (Tra disegni e scritture), ci sono anche le “scritture”, opera di progettiste e progettisti, amiche e amici («e anche qualche parente» dice Presta). Sono la già citata Bocchietto e poi Massimo Celani, Domenico Cersosimo, Michele Costabile, Mariadelaide Cuozzo, Emanuele Fadda, Cinzia Ferrara, Daniele Gambarara, Claudio Gambardella, Mario Piazza, Ida GIulia Presta, Matteo Presta, Marina Simonetti, Aurelia Sole, Giovanni Sole, Marco Tortoioli Ricci, Silvia Vizzardelli e Salvatore Zingale, che hanno firmato testi che parlano dei disegni dell’autore ma anche del disegnare, di come interpretiamo i fatti, di come guardiamo, di che cos’è una pagina.

E cosa portano dentro questi disegni? Un po’ di mestiere certamente, iniziato molti anni fa scarabocchiando affianco a mio padre; qualche angoscia ricorrente; noia con anche una specie di routine automatica, secondo una specie di terapia auto-imposta; e un po’ di sussiegosa mediterranea ironia (credo). In un magma di solitudine amara (ma insieme anche un po’ dolce e rassicurante). E poi una certa volontà di esorcizzare quel vuoto surreale e ipnotico in cui siamo precipitati.

— Aldo Presta

Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Aldo Presta, “Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture”, LetteraVentidue, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
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