Ci sono poche informazioni sull’artista austriaco Moriz Jung, anche perché morì giovanissimo combattendo sul fronte della prima guerra mondiale, in un paesino di nome Lubné, sulle colline ai piedi dei Carpazi, nella regione della Moravia, poco distante dal piccolo centro in cui nacque nel 1885, quando quel territorio — oggi sulla parte ceca del confine, un tempo faceva parte dell’Impero austro-ungarico.
Era il 1915 e Jung doveva ancora compiere trent’anni.
Laureato all’Università di arti applicate di Vienna, ebbe come maestri alcuni tra i nomi più importanti della cosiddetta Secessione viennese, la declinazione austriaca dell’Art Nouveau. Proprio grazie ai suoi insegnanti, Jung iniziò a collaborare con alcune delle riviste di punta dell’epoca, tra le quali la più importante, Ver sacrum (qui e qui si possono trovare le scansioni di quasi tutti i numeri del magazine, uscito tra il 1898 e il 1903 — ecco un’opera di Jung), e a firmare manifesti, copertine e cartoline, talvolta firmandosi con degli pseudonimi.
Maestro dell’incisione e della stampa litografica, dopo la morte Jung lasciò dietro di sé diverse, splendide opere, molte delle quali oggi conservate presso il MET Museum di New York, dove sono ormai entrate a far parte del materiale di pubblico dominio, dunque liberamente utilizzabili.
La piattaforma Rawpixel le ha “restaurate” in digitale e messe gratuitamente a disposizione sul suo sito. Ce ne sono poco meno di 50, tra le quale spicca una bellissima serie di litografie dedicate ai cani.

(originale dal MET Museum | fonte: rawpixel.com)

(originale dal MET Museum | fonte: rawpixel.com)

(originale dal MET Museum | fonte: rawpixel.com)

(originale dal MET Museum | fonte: rawpixel.com)

(originale dal MET Museum | fonte: rawpixel.com)