Un albero molto speciale, un libro scritto e illustrato da Elisa Paganelli

Da bambina, di posti sicuri ne conoscevo solo uno e mi era più che sufficiente. Ci volevano 61 scalini, una porta blindata, un piccolo corridoio ed ero lì, nella mia camera da letto. Avevo scelto con attenzione i miei silenziosi coinquilini e il suo arredamento: gli scaffali pieni di libri da sfogliare, le mie videocassette per le giornate uggiose, i peluche da abbracciare quando decidevo di affrontare la mia battaglia personale con il buio, le ceste piene di giochi, una finestra con le persiane sempre aperte e una invece con le persiane sempre chiuse. Che il mondo fuori si infilasse troppo non se ne parlava proprio. 

Ce l’ho sempre avuto chiaro che questa cosa di chiudersi da qualche parte per non affrontare la vita è una cosa umana, ma è stata una piacevole carezza riscoprirlo in maniera semplice nel primo libro scritto e illustrato da Elisa Paganelli, giovane creative designer di origini modenesi ma con base nel Regno Unito.
In Un albero molto speciale, edito da Pane e Sale, c’è infatti un bambino-albero che non ricorda più come sia finito ad essere un albero senza frutti, fiori e foglie, fermo lì a fissare il passare delle stagioni. Anche quando qualche abitante della foresta prova ad avvicinarsi, è scettico che possano trovarlo interessante e preferisce che siano loro a mostrargli cosa c’è fuori dal suo spazio sicuro. Ma la curiosità si sa, è la più forte delle forze che esistano al mondo e il bambino-albero comincia a chiedersi se forse anche lui può assaporarlo quel fuori, quell’altrove, se veramente quella sia la sua natura o ne esiste forse un’altra che ha dimenticato.

Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)

Mi fermo qui, perché ci sono storie la cui fine va scoperta per conto proprio, o in questo caso, sfogliata. Perché raccontandovi altro, vi priverei di un sorriso, uno di quelli che spunta naturale sul viso quando ci si sente meno soli e si ha voglia di sentirsi ispirati. Però posso svelarvi che, quando la storia finisce, ci sono altre pagine da non saltare, pagine che vi raccontano qualche curiosità in più sui personaggi che avete incontrato, sugli alberi che avete visto illustrati e un approfondimento di un biologo ed etologo, il professor Gerardo Avalos, direttore del centro The School for Field Studies in Costa Rica.

E quando lo avete chiuso, che non sia l’ultima volta, tornateci ogni tanto come io spesso torno nel mio luogo sicuro a ricordarmi chi ero, chi sono, chi sarò.

Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)
Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)
Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)
Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)
Elisa Paganelli, “Un albero molto speciale”, Pane e Sale, 2020
(foto: Giulia Ficicchia)
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