La nuova call di Lök (e tre Lökdown digitali)

Concausa della diffusione del virus — che si è potuto espandere su scala globale grazie alla facilità, un tempo impensabile, di spostare persone e merci da un punto del pianeta all’altro in poche ore, invece che in giorni, settimane o mesi —, il movimento è un indubbiamente uno dei temi centrali degli ultimi anni.
Crisi dei migranti, crisi climatica, piani urbanistici: sono tutti ambiti in cui il muoversi assume una valenza cruciale, vuoi per la mancanza di libertà di spostamento di chi proviene da certi paesi, vuoi per l’impatto ambientale che producono i trasporti di massa, vuoi per la vivibilità delle città e l’ingestibilità del traffico urbano.
A tutto questo durante l’ultimo anno sono andati ad aggiungersi i nuovi limiti dettati dai provvedimenti di contenimento della pandemia: spostamenti ridotti o annullati, chiusura delle frontiere, coprifuoco, bambine e bambini “in reclusione”.

«Il movimento rappresenta la necessità di spostarsi, viaggiare, migrare, scappare; tutte azioni agognate nei lunghi mesi di emergenza sanitaria in cui ci siamo visti negare i rapporti sociali, ma soprattutto la possibilità di spostarsi. Tutto questo ha intaccato e modificato di molto il senso di libertà, sia individuale che collettiva. La libertà è un concetto strettamente legato al movimento, se abbiamo vissuto come prigionieri una parte del 2020, i movimenti sociali e di pensiero hanno continuato a proliferare indistintamente, nel bene e nel male», scrivono dalla redazione di Lök Zine, che proprio al movimento, in tutte le sue accezioni — fisiche, politiche, artistiche — dedicherà il prossimo numero della rivista, da anni uno dei migliori progetti editoriali italiani su illustrazione e fumetto (tra l’altro lo scorso numero, sul tema del genere, era l’unico progetto italiano tra i candidati al Prix de la Bande Dessinée Alternative del prestigiosissimo festival di Angoulême).

(courtesy: Lök Zine)
(courtesy: Lök Zine)

L’invito, dunque, è quello di ispirarsi al tema del movimento per realizzare tavole illustrate o fumetti brevi.
Tutte le informazioni per partecipare e inviare i propri lavori, possono essere consultate qui.
La deadline è fissata al 26 luglio 2021.


Le novità, però, non finiscono qui. Durante questi mesi di “pestilenza”, Lök ha anche sfornato due uscite speciali, inaugurando una collana di fanzine digitali ironicamente battezzata Lökdown.

Al posto della carta, un pdf, ma dentro c’è il medesimo spirito di ricerca e selezione di talenti italiani e internazionali che da sempre contraddistingue il progetto.

Tre i numeri usciti finora. Il primo, Weird Sisters, è un vero e proprio manifesto femminista che gioca con la metafora delle streghe e presenta i lavori di autrici e autori come Antoine Dorè, Annalisa Papagna, Chrys Christodoulou, Lucia Manfredi, Francesca Protopapa, Alan Ashworth-Muñoz, Elisa Caroli e Giorgia Casetti.
Ideato da Chrys Christodoulou, Weird Sisters è stato coordinato da Annalisa Papagna, Chrys Christodoulou ed Elisa Caroli, che hanno anche scritto i testi, in doppia lingua italiano/inglese (la traduzione è di Lucia Manfredi).

Il secondo Lökdown è invece una partita a due tra Davide Bart Salvemini e Nick Öhlo.
Si intitola Skribbl Trip e si basa sulla reinterpretazione, con i loro personalissimi stili, dei “giochi olimpici” organizzati lo scorso aprile da Lök su Skribbl, piattaforme che permette di giocare a un simil-Pictionary online.

Entrambi i volumetti virtuali si possono acquistare online al prezzo di appena 2 Euro.

Il terzo, in uscita l’8 febbraio, si intitola Diario Statico ed è opera della giovane autrice Rita Montorsi, che racconta una storia ambientata durante il primo lockdown.
«La maggior parte delle situazioni potrebbero sembrare familiare, ma questo diario parla di adattamento, cambiamento di prospettiva e trova il lato positivo nei mesi statici che abbiamo vissuto», spiega il testo di presentazione.

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