In un Mazzolino di campo e un fazzoletto illustrato c’è il segreto della felicità

Eravamo in strada, il pomeriggio di un fine settimana d’inverno. C’era una bella luce e le ombre s’allungavano rapidamente. Facevamo una passeggiata tutti assieme. I miei genitori e mia nonna erano venuti a trovarci a Bologna e si camminava per le stradine semi-deserte del quartiere. Mia figlia starnutì. Nessuno aveva un fazzoletto di carta a portata di mano e mio padre fu rapidissimo a tirar fuori il suo, di stoffa e ben piegato, con la S ricamata. Su quella S è arrivato il flashback: aveva sempre con sé fazzoletti identici anche quando ero bambino, e su quelli, che profumavano di buono, mi sono asciugato lacrime, pulito il naso e tamponato il sangue negli anni in cui ne perdevo in continuazione.

(courtesy: Caterina / Mazzolino)

Un tempo immancabile nelle tasche dei pantaloni oppure in borsa, il fazzoletto di stoffa emanava un’aura rassicurante di rifugio e di abbraccio. «Mi sto prendendo cura di te», era il sottinteso del porgere il proprio fazzoletto (ovviamente pulito) a qualcuno. Oggi è chiaramente sconsigliatissimo farlo — ciascuno tenga per sé bacilli e virus — ma quell’aura, al fazzoletto di stoffa, è rimasta appiccicata lo stesso.
«La mia nonna teneva sempre in tasca o in borsa un fazzoletto di stoffa, che profumava. Questa è indubbiamente la mia madeleine», racconta Caterina, che attorno al fazzoletto di stoffa ha costruito, in questi ultimi mesi, un piccolo progetto chiamato Mazzolino.

In realtà il fazzoletto è uno solo uno degli elementi: gli altri sono l’illustrazione, la stampa artigianale, le composizioni di fiori secchi (da qui il nome Mazzolino) e, da ultimi — ma non in ordine di importanza, come si suol dire in questi casi —, l’amore e il conforto.
Conforto è ciò che Caterina cercava durante il periodo del lockdown, che per lei è stato particolarmente difficile, e un giorno, lo scorso marzo, ha trovato sul parabrezza della sua auto un mazzolino di fiori che una sua amica aveva raccolto per lei e aveva lasciato lì, non potendo andarla a trovare.
«È stato un gesto affettuoso, commovente, mi è praticamente sembrato che mi abbracciasse», mi ha raccontato Caterina.

(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)

Laureata in design industriale alla facoltà di architettura di Firenze, Caterina ha lavorato nel mondo della grafica, dell’illustrazione e della moda. Durante il periodo buio che ha affrontato per via della pandemia, si è aggrappata a poche ma solide certezze: il supporto di famiglia e amici, la nonna, disegnare, e le piante.
«Provo un amore viscerale per le piante, tutte. In particolare per le perenni. Sono state salvifiche in particolare durante la scorsa estate, in cui come purtroppo tante altre persone, per ovvi motivi, non ho potuto viaggiare. Credo che sarei tornata nell’est Europa o in montagna. Proprio perché mi piace camminare e perché vivo in campagna riesco a trovare tutte le piante perenni che voglio, e a farne dei “mazzolini”, per me e adesso anche per chi me li chiede», dice.

(courtesy: Caterina / Mazzolino)

Mettendo insieme tutto quanto, sfruttando il maggior tempo libero e cercando di ricevere conforto dall’impegnarsi in un’attività, Caterina ha appunto avuto l’idea di Mazzolino, cioè delle composizioni fatte da un fazzoletto stampato artigianalmente con una sua illustrazione, una stampa linoleografica e un mazzolino di fiori che va a raccogliere personalmente e che cambia sempre — «perché dipende da cosa offre la stagione».
In pratica, un abbraccio che prende la forma di un piccolo kit prodotto col cuore. E che sa di buono e d’altri tempi, per giunta, perché il fazzoletto viene profumato con la classica Papier d’Armenie, o Carta d’Armenia, che fin dall’800 ha quel caratteristico odore balsamico di benzoino.
«È una sciocchezza, ma da quando ho iniziato a dedicarmici sono molto più felice. E soprattutto spero possa fare altrettanto per gli altri», dichiara Caterina.

Chi vorrà ordinare un Mazzolino, potrà farlo scrivendo a [email protected].

(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
(courtesy: Caterina / Mazzolino)
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