Appassionato di viaggi ed escursioni, arrampicate e campeggi, qualche anno fa l’americano Jared Prince ha incominciato a disegnare mappe dei suoi luoghi preferiti, i Parchi Nazionali, pensandole non tanto come strumenti di orientamento ma come piccole opere d’arte da appendere al muro.
Da quella prima collezione, Prince ha creato, nel 2013, un’azienda e un marchio, Muir Way, che si chiama così in omaggio del grande naturalista e ambientalista scozzese John Muir, tra i fondatori del National Park Service americano.
Negli anni Muir Way ha prodotto decine e decine di mappe, perlopiù dedicate a Stati Uniti e Canada, ma è la nuova collezione, lanciata appena qualche giorno fa, a essere particolarmente interessante.
Si tratta, infatti, di una rielaborazione di vecchie mappe geologiche che risalgono a un periodo che va dall’800 alla metà del ‘900, alle quale sono stati applicati digitalmente i dati relativi all’altitudine, creando così delle coloratissime carte “effetto 3D”.
Come in tutte le mappe in rilievo, le dimensioni, in altezza, sono fortemente esagerate (di solito si applica un valore che va da cinque a dieci volte quello reale, in modo da rendere evidenti le differenze tra pianure, colline e montagne).
Progettate dal cartografo Sean Conway, assomigliano a quelle già segnalate su questi schermi qualche tempo fa, e ce ne sono di molto affascinanti su Giappone, Francia, Islanda, penisola iberica e anche di un pezzetto d’Italia, quello delle Alpi Occidentali.
Tutta la collezione, intitolata Vintage Relief, si può acquistare online (ma per le spedizioni internazionali si possono solo comprare le mappe “nude”, senza cornice)