Bauhaus Ballet: le sculture in legno ispirate al Balletto Triadico di Oskar Schlemmer

Spazio, corpo, musica, colore, costumi, coreografie e geometrie: il Balletto Triadico del pittore, scultore, designer e coreografo tedesco Oskar Schlemmer è l’incarnazione dello spirito bauhausiano di arte totale e uno dei prodotti culturali più conosciuti e riconoscibili usciti fuori dalle aule e dai laboratori dell’istituto che ha segnato in maniera indelebile l’arte, l’architettura e il design del ‘900.

Concepito nel 1912, quindi ben prima che Schlemmer diventasse insegnante presso la scuola fondata da Walter Gropius, il balletto raggiunse tuttavia la sua forma più celebre (non ce ne fu mai una davvero definitiva) nel 1922, quando debuttò a Stoccarda con tre ballerini — due donne e un uomo — in uno spettacolo costituito da dodici coreografie, interpretate su musica di Paul Hindemith, indossando un totale di diciotto costumi.
Schlemmer stesso lo definì come «matematica metafisica artistica» e «festa di forma e colore».

Non ci sono registrazioni originali dell’epoca ma nel 1970 la regista Margarete Hastings, con l’aiuto della moglie (ormai vedova) di Schlemmer e di suoi due ex-studenti, ricostruì e filmò l’opera, talmente all’avanguardia da ispirare per decenni artisti, performer e ballerini — qui si citano, ad esempio, il video di True Faith dei New Order e le creazioni di stilisti come Hussein Chalayan, Alexander McQueen e Raf Simons.

In occasione dei 100 anni del Bauhaus, celebrati nel 2019 con una pletora di iniziative in tutto il mondo, uscì un libro pop-up dedicato proprio al Balletto Triadico: Bauhaus Ballet.
L’autore, l’illustratore scozzese Lesley Barnes, realizzò anche alcune sculture in legno per accompagnare l’uscita del volume, prodotte insieme al pittore e disegnatore Ross McAuley.

Realizzate interamente a mano, in legno di faggio, sono dieci figure differenti, vendute online sul sito bauhausballet.bigcartel.com.
L’idea ha avuto talmente successo che in pochissimi giorni a Barnes e McAuley sono arrivati talmente tanti ordini da dover momentaneamente interrompere la pre-vendita.
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Sophie (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Oskar (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Orbo Primo (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Dot (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Conelet (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Orbo Duo (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Orblet (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Otto (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Orbo (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
Rita (courtesy: Lesley Barnes e Ross McAuley)
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